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appuntamenti
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2 febbraio 2023
Wu Ming
Imola - Il collettivo di scrittori presenta il suo nuovo libro Ufo 78 alle ore 20.30 presso la Sala delle stagioni. In dialogo con lo scrittore Andrea Pagani.
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3 febbraio 2023
Wu Ming
San Giorgio di Piano (BO) - Il collettivo di scrittori presenta il suo nuovo libro Ufo 78 alle ore 21 presso la Biblioteca comunale.
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3 febbraio 2023
Wu Ming
Bazzano (BO) - Nell'ambito della rassegna "Il mondo sfogliato", parte del collettivo di scrittori presenta il suo nuovo libro Ufo 78 alle ore 21 presso la Rocca dei Bentivoglio.
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4 febbraio 2023
Wu Ming
Milano - Parte del collettivo di scrittori presenta il suo nuovo libro Ufo 78 alle ore 19 presso Jodok, ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini.
Proletkult
«Bogdanov immaginò di estrarre la rivoltella e sparargli al cuore. Poi avrebbe legato l'ancora al cadavere, l'avrebbe rovesciato in mare e dietro al corpo avrebbe gettato la pistola. Le storie di Leonid Voloch sarebbero andate perdute per sempre in fondo al golfo. Il suo viaggio sul pianeta socialista sarebbe morto con lui. Un racconto filosofico. Un romanzo di scienza e di fantasia che nessuno avrebbe mai letto».
Il libro
Mosca, 1927. Che le proprie storie si mescolino alla realtà fino al punto di prendere vita: non è questo il sogno segreto di ogni narratore? È ciò che accade ad Aleksandr Bogdanov, scrittore di fantascienza, ma anche rivoluzionario, scienziato e filosofo. Mentre fervono i preparativi per celebrare il decennale della Rivoluzione d’Ottobre e si avvicina la resa dei conti tra Stalin e i suoi oppositori, l’autore del celebre Stella Rossa riceve la visita di un personaggio che sembra uscito direttamente dalle pagine del suo romanzo. È l’occasione per ripercorrere le tappe di un’esistenza vissuta sull’orlo del baratro, tra insurrezioni, esilio e guerre, inseguendo lo spettro di un vecchio compagno perduto lungo la strada. Una ricerca che scuoterà a fondo le convinzioni di una vita.
«Si dirigono all’uscita, passando tra i modelli esposti. I diversi razzi sembrano rivelare la provenienza dei loro progettisti. Quello di Max Valier, sudtirolese, è un fuso di metallo e volontà tedesca, con due ali tozze, simili a braccia, ognuna terminante in un missile aguzzo. L’astronave di Federov è una balena di latta, piena di misteriosi diverticoli e trombe estroflesse, che ci s’immagina navigare malinconica e russa verso altre galassie. Il siluro lunare di Goddard è un proiettile gigante, senza fronzoli, pragmatico e yankee. I velivoli di Esnault-Pelterie sono farfalle di eleganza francese, mentre il razzo a quattro stadi con motore a doppia reazione, dell’italiano Gussalli, è barocco a partire dal nome».