Giulio Einaudi editore

Il sogno dello zio

Copertina del libro Il sogno dello zio di Fëdor Dostoevskij
Il sogno dello zio
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Una madre ambiziosa e una figlia bellissima, un pretendente non gradito e un principe ricco ma folle, un sogno che sarà foriero di equivoci e colpi di scena: ecco i protagonisti che appaiono e scompaiono velocemente sul palcoscenico di questa farsa grottesca.

2003
ET Classici
pp. XV - 167
€ 8,80
ISBN 9788806164881
Traduzione di
Introduzione a cura di

Il libro

«Nel raffigurare la gretta società di provincia, Dostoevskij si ricollega alle invenzioni grottesche di Gogol¿. Com’è gogoliana l’assurda cittaduzza di Mordàsov, covo di ipocrisia e maldicenza, dove le ciarle dilagano in modo ossessivo, moltiplicandosi come in un labirinto di specchi. Tutto il racconto è percorso da un brulichio di comari stizzose e malevole, che si passan la voce con rapidità concitata, di insolenti megere, che intessono orditi mostruosi di calunnie e dispetti, piombando come uccellacci dove c’è odore di scandalo. In questo groviglio di serpi, in questo terreno malfido capita, inerme e spaesato, il ridicolo principe K. … un rudere, un mosaico di traballanti reliquie. E non solo i capelli, ma i baffi, i favoriti, il pizzo a punta, sono in lui del tutto posticci. Ha la gamba sinistra di sughero, l’occhio destro di vetro, la dentiera, e si spiana le rughe con molle nascoste nella parrucca».

Angelo M. Ripellino

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