Giulio Einaudi editore

Seduzione fatale

Seduzione fatale
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Il tuo psicanalista è l'unico a sapere tutto di te. Ma se ci fosse qualcuno ad ascoltarti?

Due donne condividono lo stesso misterioso amante.
Un uomo in grado di intuire e anticipare ogni loro piú recondita fantasia. Ma è solo sesso ad alta intensità, quello che lui cerca?
Il thriller che inaugura la serie con protagonista Marten Fane.

2011
Stile Libero Big
pp. 314
€ 18,50
ISBN 9788806208622
Traduzione di

Il libro

Una coppia clandestina si incontra in un albergo. Le regole sono semplici: niente nomi, niente dettagli personali, nessun discorso sulle loro vite fuori da lí. Per Lore Cha – moglie di un imprenditore della Silicon Valley – è tutto molto eccitante, elettrizzante. A Lore, quegli incontri segreti e l’esplorazione di nuovi piaceri sensuali sembrano esattamente il diversivo di cui aveva bisogno. Ogni dettaglio di quelle serate è estremamente gratificante e proprio come se l’era immaginato. Anche troppo.
Il problema è esattamente questo: Philip Krey riesce a intuire ogni suo pensiero. Prima ancora che lei ce l’abbia chiaro in testa. E a mettere in atto le sue piú oscure e inconfessate fantasie.
All’altro capo della città, anche Elise Currin, moglie di un businessman parecchio in vista, ha una storia con Krey. E anche lei, lentamente, percepisce di avere a che fare con un uomo che non solo è attento e intuitivo, ma che pare avere accesso diretto alla sua mente e alle sue fantasie.
Quando emerge che le due donne hanno in comune la stessa psicanalista, comincia a delinearsi uno scenario delicato e inquietante, sul quale non può che essere chiamato a indagare un personaggio tranquillo e riservato come Marten Fane.

– No, il punto è che è pericoloso conoscere troppo a fondo i pensieri di una donna.
– È pericoloso? – chiese lui. – Pericoloso?
Lei aspettò di vedere dove sarebbe andato a parare. – Non parli sul serio, eh? – disse lui. – Qual è il problema? Troppa intensità? – Non esagerare, non superarmi, – gli disse, con un leggero ma umiliante tremolio nella voce.
– Non entrarmi troppo dentro.
Lui capiva, ne era perfettamente conscia.
Capiva che lei sceglieva con cura le parole, che non stava usando una metafora per un’altra e che non parlava di sesso.