Giulio Einaudi editore

L’arte contemporanea

Un panorama globale
L’arte contemporanea
Un panorama globale
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Una inconsueta introduzione alla storia dell'arte su scala mondiale, dal 1960 a oggi

2020
Saggi
pp. 280
€ 40,00
ISBN 9788806245382
Traduzione di

Il libro

L’arte contemporanea è spesso provocatoria, può sconcertare o divertire, destare perplessità e talvolta scandalizzare. Cosa significa? È davvero arte? E poi, perché è cosí cara? I libri che cercano risposte a queste domande non mancano, ma spesso lasciano il lettore confuso, sopraffatto da un linguaggio impenetrabile o sviato da argomentazioni faziose. Attento al lavoro di artisti di tutto il mondo, appartenenti a culture e tradizioni diversissime, sempre vivace nello stile, il libro di Tony Godfrey vuol essere una guida originale per orientarsi nella storia dell’arte degli ultimi quarant’anni. L’autore è convinto che per capire l’arte contemporanea sia necessario saper ascoltare molte voci: di critici, teorici, curatori, collezionisti, ma anche degli stessi artisti e del pubblico. L’analisi si struttura intorno a sequenze di svolte creative e accese discussioni su cosa sia o dovrebbe essere l’arte, contestualizza e seleziona le opere piú rappresentative dei principali artisti oggi in attività dalle Americhe all’Estremo Oriente, fornendo un’interessante e accessibile introduzione a un tema pieno di fascino e fonte di continue sorprese ed emozioni.

«Abbiamo tutti un’idea di cosa si intende per stile tardo di un pittore: Tiziano, Rembrandt, Guston e altri ce ne hanno offerto validi esempi. Ma cosa possiamo dire degli artisti che lavorano con le installazioni, la fotografia o la performance? Come raggiungono uno stile maturo? Durante la Biennale di Bangkok del 2018 mi sono avventurato in un grande centro commerciale e vedendo l’enorme installazione di Yayoi Kusama, Pumpkins, mi sono chiesto se rappresentasse il suo stile tardo. Certo, era spettacolare! Ma il concetto di “stile” pare inappropriato per la mania ossessiva di Kusama di coprire il mondo di pois. Quello che è cambiato è l’atteggiamento e la comprensione del pubblico nei confronti del suo lavoro: tra le altre cose, la gente è impressionata dalla sua costanza, e oggi fa la fila in tutto il mondo per entrare nelle sue Infinity Mirror Rooms, nonostante non siano poi cosí diverse da quella che realizzò piú di cinquant’anni fa, anche se la tecnologia è molto migliorata».