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15 ottobre 2024
Enzo Bianchi
Borgomanero (NO) - L'autore presenta il suo nuovo libro Fraternità, alle ore 21 presso la Casa della carità (piazza XXV Aprile, 18). In dialogo con Fabrizio Filiberti.
Fraternità
«In questo libro, Enzo Bianchi, con la sua abituale profondità umana e intelligenza spirituale, mostra che la fraternità è la vocazione dell'umanità».
Papa Francesco
«In questo libro, Enzo Bianchi, con la sua abituale profondità umana e intelligenza spirituale, mostra che la fraternità è la vocazione dell'umanità. Siamo tutti fratelli e sorelle in umanità, mortali ma con la consapevolezza di essere viventi per stare in relazione gli uni con gli altri. Il grande dono che possiamo accogliere è l'altro: vicino o lontano, conosciuto o sconosciuto, amico o nemico. Se ci mettiamo accanto, abbiamo sempre di fronte un fratello, una sorella, e sentiamo di avere un'unica vocazione: passare dal dire "io" al dire "noi", per vivere insieme».
Dalla prefazione di Papa Francesco
Il libro
Nella celebre triade di valori coniata dalla rivoluzione francese – libertà, uguaglianza, fraternità – il terzo elemento è forse il piú trascurato. Eppure proprio la fraternità è necessaria per dare fondamento all’affermazione dei primi due. Il culto della libertà assoluta mina le basi dell’uguaglianza e l’uguaglianza imposta come unico principio distrugge la libertà. Si parla spesso di crisi della paternità e della maternità, ma ciò che manca al nostro vivere insieme è soprattutto la fraternità. E nella società contemporanea il rancore, la rabbia e l’indifferenza diventano i sentimenti piú diffusi, alimentati da una politica fondata sulla paura. In questo suo nuovo libro, Enzo Bianchi ci esorta a ripensare l’idea stessa di fraternità. «Fraternità come fondamento e ragione per una necessaria fiducia nella bontà del vivere insieme; fraternità come solidarietà tra membri di una convivenza ai quali è necessario riscoprire il bene comune; fraternità come incessante ricostruzione di ponti, come riproposizione di confronti, di riconciliazioni religiose, culturali ed etniche». Alle radici della fraternità, infatti, ci sono alcune esigenze imprescindibili: l’accettazione incondizionata del fratello e della sorella; un’assunzione di responsabilità degli uni verso gli altri; la solidarietà come cura e custodia reciproca. «Chi è il mio prossimo?» chiede lo scriba a Gesú nella parabola evangelica del Buon Samaritano, ma è una domanda sbagliata. Non conta chi è il prossimo, ma come possiamo noi diventare «prossimo» per i nostri fratelli. Occorre uscire da sé stessi, andare verso gli altri, provare empatia. La fraternità – ci dice Enzo Bianchi – non è spontanea, non è una condizione naturale, ma un compito che sta sempre davanti a noi. Un’opera essenziale e ineludibile che va realizzata giorno dopo giorno.