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La nostra gang
Col personaggio di Trick E. Dixon, Philip Roth ci mostra un uomo che supera ogni definizione di cinismo. Un quacchero amante della pace e un fervente difensore della santità della vita umana che non si fa problemi a uccidere donne e bambini indifesi. Un politico che col piú onesto dei ghigni combatte contro i boy scout e nuclearizza la Danimarca accusandola di essere la patria della pornografia: sempre confidando nell'indifferenza del pubblico votante.
Il libro
Sul palcoscenico internazionale Trick E. Dixon e il suo gabinetto furoreggiano a suon di malefatte: in una crescente esasperazione grottesca della politica nixoniana, assistiamo all’invasione della Danimarca, al lancio dell’atomica su Copenaghen, a una rivolta di boy scout soffocata nel sangue. Fino a quando Dixon, giunto all’inferno, non proverà a soffiare il posto… a Satana in persona! Scritto di getto nella primavera del 1971, piú di un anno prima dell’effrazione nella sede dei democratici al Watergate e ben tre anni prima delle dimissioni di Nixon, il quinto romanzo di Philip Roth procurò al suo autore l’appellativo di profeta. Immersione vertiginosa nella realtà americana degli anni Sessanta, La nostra gang è una fotografia spietata e sconcertante del linguaggio del potere e delle sue perversioni.
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«Inquietante, dalla logica ferrea e molto divertente. Insomma, un capolavoro».
«The New York Times Book Review»
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«Forse l’esempio piú esilarante e compiuto di satira politica dai tempi della Fattoria degli animali».
«Newsweek»