Giulio Einaudi editore

Il turco di mia madre

Copertina del libro Il turco di mia madre di Mary Helen Stefaniak
Il turco di mia madre
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Tre generazioni di una sola famiglia, tre storie d'amore perduto capaci di superare il tempo e gli ostacoli che s'intersecano, si perdono e si ritrovano oltre l'Atlantico, sballottate nel mare tempestoso del ricordo. Ma ogni amore nasconde il suo segreto e ogni narratore lo insegue, guidato dal suono ora allegro ora straziante di un violino che intona struggenti melodie.

2007
I coralli
pp. 284
€ 15,50
ISBN 9788806170189
Traduzione di

Il libro

La piena dimestichezza di Stefaniak con la lingua del quotidiano, tanto nel vecchio come nel nuovo mondo, e il suo orecchio acuto e rispettoso per le diverse voci, creano un mondo dove il passato, il presente e quel che viene dopo, tutti accomunati dall’amore per la narrazione, risultano magici e insieme ben radicati nella realtà.

Publishers’ Weekly

Un marito emigrato in America a cercar fortuna, una suocera burbera e cocciuta, una sorella irrequieta, un galletto dal nome blasfemo e, come se non bastasse, la Grande Guerra a turbare lo scorrere pigro della vita in un paesino sperduto tra Croazia e Ungheria. Agnes avrebbe già grattacapi a sufficienza senza l’arrivo del turco, tenebroso e affascinante prigioniero di guerra, con due folti baffi alla Omar Sharif.
Un coro di voci narranti – George, figlio di Agnes, che, alternandosi a Staramajka, la sua nonna croata, racconta la storia alla propria figlia Mary Helen, e per suo tramite al lettore – si intreccia per delineare l’annodarsi e il dipanarsi di una storia di famiglia in cui ognuno conserva un segreto inconfessato, un amore perduto, un dolore da lenire.
A partire dall’incontro tra Agnes e il turco, infatti, ha inizio una danza di ritrovamenti e separazioni che varca spazio e tempo: giunge fino agli angoli più remoti della Siberia dove Marko, prigioniero di guerra e musicista incapace, può contare sugli incantesimi di sua moglie Nadja per sfuggire alla furia dei cosacchi. Quindi torna indietro di una generazione e si sposta sulle rive della Drava, dove la giovane Jelena è affascinata dal violinista cieco tzigano Istvan che ritroverà, ormai nonna e vedova, sulle sponde del lago Michigan. E là conduce la danza, a Milwaukee, dove suo nipote George subirà la malìa della misteriosa Kata, la ragazza casciuba, il cui destino sarà legato al suo fino alla fine.