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Fate come se non ci fossi
Il mondo, visto da Marco Presta, somiglia sorprendentemente al nostro, ma fa molto piú ridere.
Il libro
Zio Michele ride. Non c’è una ragione precisa, col tempo è diventato riso-autonomo. Piero vive nell’attesa spasmodica di fare la battuta giusta, «vuole renderti felice fino ad ammazzarti». Alfonso si presenta ogni giorno in uno studio radiofonico, siede al suo posto, accende il microfono e comincia a parlare. Non va piú in onda da anni, ormai, ma lui parla lo stesso. Sono solo alcuni dei personaggi di questo libro, memorabili, comici, malinconici, alcuni deliberatamente sopra le righe, altri simili al nostro vicino di casa, ma tutti accomunati dal tentativo di vivere e sopravvivere tra i relitti di un mondo ridicolo, sminuzzato, che non può fare a meno di cercare ostinato il suo senso. Lo sguardo caustico e perplesso, profondamente partecipe, di Marco Presta si tuffa tra gli altri con un triplo carpiato restituendoci un’umanità che ci fa sorridere e pensare, senza giudizio, sí, ma anche senza facili vie di fuga. Perché si sa, profondità e leggerezza viaggiano a braccetto come una coppia irresistibile.