Giulio Einaudi editore

Passaggi

Copertina del libro Passaggi di Vittorio Foa
Passaggi
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Per i suoi novant'anni Foa fa un regalo ai lettori, e propone di guardare al futuro sciogliendo i nodi del passato. "Il giorno che uscirono le mie lettere carcerarie Giulio Einaudi mi telefonò per farmi gli auguri e si invitò a cena. Appena arrivato mi disse subito che non era stato d'accordo con quella pubblicazione, troppo carica di elementi famigliari, e che insisteva perché scrivessi un saggio sull'oggi e sul domani, sui "sassolini " da cui liberarmi. È quello che sto facendo".

2000
Supercoralli
pp. 149
€ 12,39
ISBN 9788806156374

Il libro

Un pensiero e una scrittura che nella forma-frammento del diario quotidiano -un diario di dieci anni- inseguono e catturano l’anima che sembrava inafferrabile degli anni Novanta e insieme aprono sul futuro con luminosa leggerezza, con ironia e sapienza, con teso dolore. Gli ultimi anni del secolo distillati fino all’essenza, umana e politica, al nucleo forte e irriducibile, nel trascorrere degli affetti e delle amicizie, nel confronto polemico e alto con il presente e il passato per dare senso al tempo che viene. Forse il libro piú bello di Vittorio Foa, uno Zibaldone di dieci anni tessuto con la forza connettiva di un romanzo, un teatro vivo della memoria dove le idee discusse con verve di storico e di politico, il rifiuto delle storture ideologiche e delle amnesie, e le persone raccontate con il gusto del dettaglio giocano tutte alla pari, come personaggi di una narrazione. Nessuno dei temi abituali di Foa manca in questo libro, ma ognuno di essi è reso essenziale, fulminante, e al tempo stesso parte di un tessuto compatto e sorprendente fondato sul continuo interrogarsi, sulla continua capacità di rovesciare il punto di vista, cogliere in contraddizione il pensiero stereotipato (anche e soprattutto della sinistra) che impedisce di vedere la realtà e di scorgere il fondamento delle ragioni dell’avversario, e che in definitiva non permette di vincere. Nomi di protagonisti della cronaca, della politica e dell’economia, con cui Foa discute apertamente, solidarizza o polemizza, si alternano ai nomi degli amici e delle amiche, di un cerchio di affetti vastissimo e solido, nella certezza che nulla è piu forte e prezioso delle umane relazioni, dell’instancabile amore per la vita in tutte le sue forme. E al lettore è permesso di cogliere, in un fulmineo cortocircuito, in un giro del caleidoscopio, la persistenza delle ossessioni e dei temi di un secolo, il loro continuo riaffiorare e variare di forma, l’interrogazione di tutta un’esistenza, il monito a “rimanere svegli”; mentre i Novanta appaiono infine collegati ai temi forti di un intero secolo, e intere zone nella discussione teorica e storica che sembravano invecchiate – dal problema del nazionalismo all’antifascismo alla Resistenza allo sviluppo economico del dopoguerra, dal lavoro alla libertà al socialismo – appaiono in una luce nuova, indispensabili per capire il presente.

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