Giulio Einaudi editore

Diario dell’esilio (1943-1944)

Copertina del libro Diario dell’esilio (1943-1944) di Luigi Einaudi
Diario dell’esilio (1943-1944)
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"Nessuno sa quale sia la verità vera; sappiamo solo che essa non è quella comandata"
Luigi Einaudi al figlio Giulio

1997
Gli struzzi
pp. LII - 243
€ 18,00
ISBN 9788806139612
A cura di
Prefazione a cura di

Il libro

Nel settembre del 1943, temendo di finire come ostaggio nelle mani della Repubblica di Salò, il settantenne Luigi Einaudi decide di riparare in Svizzera e passa a dorso di mulo il Gran San Bernardo. Il futuro presidente della Repubblica rimarrà a Losanna fino al dicembre del 1944 per avere poi una parte di primissimo piano nella costruzione della nuova Italia. Piú di un anno di esilio annotato giorno dopo giorno: Einaudi registra non soltanto le difficoltà pratiche della vita quotidiana ma anche una fittissima rete di incontri con diplomatici, politici, e i molti profughi italiani, dal figlio Giulio a Gianfranco Contini, Adriano Olivetti, Filippo Sacchi e autorevoli economisti europei. L’esilio svizzero diventa un osservatorio privilegiato da cui seguire le fasi finali del crollo del fascismo e il delinearsi dei futuri assetti politici. Non è difficile percepire in queste pagine l’intimo rovello di chi è ben consapevole della ormai totale inaffidabilità della monarchia e dell’urgenza di rifondare la democrazia.

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