Giulio Einaudi editore

Kenji Nakagami

Nakagami Kenji è nato nel 1946 a Shingu, a sud-est di Osaka. Apparteneva ai burakumin, gli abitanti dei ghetti destinati da secoli a svolgere i lavori «impuri», legati alla morte e al sangue (macellai, conciatori, becchini). Vivevano isolati ed emarginati, rifiutati dalle scuole, privati dei diritti civili. Sebbene le leggi abbiano abolito la discriminazione di questa parte della popolazione giapponese (pari al 2-3 per cento) dalla fine dell'Ottocento, i vecchi pregiudizi non sono ancora del tutto superati se ancora vent'anni fa schedature dei cittadini di origine buraku venivano normalmente utilizzate da molte aziende per evitare di assumere burakumin.
Nakagami si è trasferito a Tokyo da giovane e ha svolto molti tipi di lavoro manuale. Si è fatto una cultura da autodidatta sviluppando le passioni per il jazz e la scrittura. Nel 1973 ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti; nel 1976, con Il promontorio, ha vinto il prestigioso premio Akutagawa. Mille anni di piacere è stato pubblicato nel 1989. Ha scritto per giornali, cinema e televisione. È morto nel 1992, quando ormai era considerato uno dei grandi scrittori del Novecento giapponese. Di lui in Italia è stato tradotto Il mare degli alberi morti (Marsilio 2000).

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