-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Dizionario delle opere della letteratura italiana. Volume secondo. M-Z.
Esce la seconda parte dell'opera che, in circa duemila titoli, guida il lettore attraverso la tradizione letteraria italiana: grandi classici, testi minori, opere e autori che meritano di essere recuperati e studiati. Un'estesa e precisa mappa culturale, al servizio del viaggiatore intelligente e curioso.
Il libro
“Ciò di cui sono certo è che questi duemiladuecentocinquanta titoli rappresentano il catalogo sostanziale della storia della letteratura italiana attraverso i tempi, davvero, in un certo senso, la sua più autentica “storia”, concretamente espressa nell’elenco delle opere che ne costituiscono il prodotto, cioè il “corpo”. Ciò è tanto più vero in quanto le voci, così come noi le abbiamo richieste e i loro estensori le hanno elaborate, costituiscono un miracoloso punto di equilibrio tra esigenze documentarie, visione storica e giudizio storico-critico, per giunta il più delle volte sobriamente espresso. Posso ben dirlo, non avendone stesa personalmente neanche una. Molte costituiscono la sintesi (non ripetitiva) dei centotrentasette titoli dei volumi delle Opere di mano dei loro autori di allora; molte altre rappresentano il contributo, intorno a quei nuclei originari, di studiosi di primissimo piano, che non hanno sdegnato di applicarsi con dedizione estrema su di un lavoro considerato talvolta a torto di secondo piano. Anche questa è una delle caratteristiche secondo me positive di questa impresa: il fatto che ad essa abbiano lavorato studiosi della generazione più giovane, con un piglio e un impegno che lasciano ben sperare nel futuro, e studiosi di assoluta autorità e rilevanza scientifica. Agli uni e agli altri, ai giovani e agli adulti, agli apprendisti e ai maestri, un ringraziamento sincero per la serietà e l’impegno con cui hanno accolto l’invito a praticare un esercizio così umile e al tempo stesso così nuovo” (Alberto Asor Rosa).