Giulio Einaudi editore

Il sergente nella neve

La sceneggiatura
Copertina del libro Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern, Ermanno Olmi
Il sergente nella neve
La sceneggiatura
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Questo libro è il frutto dello straordinario incontro tra un grande regista e un grande scrittore: due sguardi, due linguaggi e due mondi che decidono di chinarsi l'uno verso l'altro.

2008
Supercoralli
pp. X - 242
€ 18,50
ISBN 9788806194758

Il libro

Nell’estate del 1959 Ermanno Olmi, appena ventottenne, lesse Il sergente nella neve e capì, «senza più l’enfasi della retorica militaresca e l’inganno delle fanfare, che la guerra è dolore della carne e offesa della vita». Decise che era quello «Il Film» che voleva fare e andò a trovare Mario Rigoni Stern sull’Altopiano. Nacquero queste pagine, pubblicate solo ora per espressa volontà degli autori. Mario Rigoni Stern è morto pochi mesi fa. Voleva questo libro, ed è riuscito a sfogliarne le bozze.

Nel 1962 Ermanno Olmi rilascia un’intervista in cui dichiara: «Nel mio prossimo film, tratto dai ricordi di Russia di Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve, non ho nessuna intenzione di fare della critica storica. La verità totale della guerra (perché la guerra è verità, la guerra è morte, e nessuno fa il mistificatore di fronte alla morte) mi servirà per fare il bilancio dei valori umani che considero essenziali. Ogni soldato, ogni alpino, vedrà le cose che contano veramente nella vita e quelle che sono soltanto epidermiche, marginali». Quando pronuncia quelle parole, il giovane regista sta lottando da tre anni per riuscire a realizzare il film che ha in mente da quando ha letto il libro di Rigoni Stern: ha terminato di scrivere insieme a lui la sceneggiatura, ha fatto dei sopralluoghi in Slovenia e in altre località in cerca di ambientazioni e di attori non professionisti, ha provato ad aggirare tutti gli ostacoli creati dalle case di produzione. Quel film non nascerà mai, per molte ragioni di cui dà conto Gian Piero Brunetta nel saggio che chiude questo volume, ma «a distanza di poco meno di cinquant’anni questo manoscritto si presenta ancora, così com’è, come esempio di sceneggiatura “perfetta”, capace di sfidare il tempo». Una sceneggiatura che può essere letta come un libro a sé stante: che diventa ancora più preziosa se accostata al testo del Sergente nella neve.

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