Giulio Einaudi editore

Una strana confessione

Memorie di un ermafrodito presentate da Michel Foucault
Copertina del libro Una strana confessione di Herculine Barbin
Una strana confessione
Memorie di un ermafrodito presentate da Michel Foucault
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Un manoscritto ritrovato, una storia di amori segreti in un collegio di religiose, la travagliata scoperta di un segreto appena credibile: le memorie di un ermafrodito che costituiscono un singolare testo letterario.

2007
ET Scrittori
pp. XIV - 124
€ 9,00
ISBN 9788806187033
Traduzione di
Introduzione a cura di

Il libro

In un convento una giovane di ventun anni dubita di non essere quello che è nell’opinione di tutti; è attratta dai corpi delle compagne, ma la sua educazione è come una benda sulla verità. Quando viene richiesto un parere scientifico, l’errore è riconosciuto: la giovane ragazza è «semplicemente» un giovane ragazzo. A trent’anni, solo e abbandonato, si ucciderà in una miserabile mansarda di Parigi. Che cosa può immaginarsi di piú romanzesco? Eppure questo racconto fu pubblicato per la prima volta, nel 1874, in una rivista di medicina, e venne scoperto da Michel Foucault come un testo fondamentale nelle ricerche che stava compiendo sul ruolo dell’ermafrodito nelle varie culture. Le memorie di Barbin permettono in realtà piú letture: sono un documento di straordinario interesse per chi si propone, come Foucault, di ricostruire la storia della sessualità; d’altra parte rappresentano la sofferta testimonianza di una vicenda privata, la narrazione, efficacissima, di singolari, drammatiche peripezie. Circa l’autenticità del «documento», non possono purtroppo esservi dubbi. «Credo solo alle storie – diceva Pascal – i cui testimoni si farebbero sgozzare». E Herculine Barbin, divenuta consapevole dell’eccezionalità della propria esperienza, rifiutò di farsi complice di una cultura in cui non c’è posto per l’eccezione.

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