Giulio Einaudi editore

Donatella Di Pietrantonio «Bella mia»

Il secondo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, Premio Campiello 2017. Con una postfazione dell’autrice.

Donatella Di Pietrantonio

Bella mia è il secondo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, reduce dal trionfo di critica e pubblico per L’Arminuta, vincitore del Premio Campiello 2017. Il libro, ora nei Super ET con una postfazione dell'autrice, ha partecipato al Premio Strega 2014 e ha vinto il Premio Brancati e il Premio Vittoriano Esposito Città di Celano.

Il sisma del 2009 ha sconvolto L'Aquila, ha trasformato il suo volto, ha cambiato non solo i luoghi ma i cuori e le anime dei sopravvissuti. Caterina, protagonista e io narrante di questo romanzo, struggente ma aperto alla speranza, deve affrontare, come tanti, il trauma del presente e le ferite del passato. La sua storia, quella della madre anziana strappata alle sue rassicuranti abitudini e quella del nipote, raccontano la perdita, il lutto sullo sfondo di una città che è sempre lì a ricordare e testimoniare la devastazione.

Come si possono ricomporre i cocci di una vita quando la terra trema e rimescola luoghi, prospettive, relazioni?

Nella nuova casa, situata nei Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili (C.A.S.E.), che «puzza di nuovo», deve provare a reinventare la sua vita. Marco, suo nipote, figlio della sua gemella Olivia morta la notte del sisma, è venuto a stare con lei, fuggendo da un padre a cui rimprovera molte cose; è «alto, secco, un corpo di linee spezzate e mai curve, con una fioritura di brufoli», rabbioso adolescente rinchiuso nel «suo recinto di capelli».

«Schiacciato dal peso di un lutto devastante» (Donatella Di Pietrantonio, «Rai Letteratura», link), il ragazzo rifiuta la realtà con atti violenti, non perdona il padre che non c'era quella notte, non perdona gli ingegneri che hanno permesso che la sua casa crollasse. Caterina deve affrontare questo adolescente disperato, «una donna che aveva rinunciato all’esperienza della maternità,  che non se ne sentiva capace» (Donatella Di Pietrantonio). Era sempre vissuta all'ombra di Olivia ma, pur amandola, si vedeva come «la sua brutta copia»; era lei che «aveva i poteri», era lei che stregava uomini e animali. Con i ricordi che mordono «con denti da iena» deve accettare la sfida, convivere con le macerie fisiche della città, tentare per sé e per il nipote una possibile rinascita.

Bella mia, titolo ispirato a una canzone abruzzese dedicata alla città dell’Aquila, è un romanzo che parla con straordinaria forza poetica dell’amore e di ciò che proviamo nel perderlo. Ma soprattutto della speranza e della ricostruzione: la ricostruzione di una città squassata dal sisma e la ricostruzione ancora più faticosa della fiducia nella vita.

Il libro
  • Donatella Di Pietrantonio

    Bella mia

    2018
    Ritrovarsi alle prese con un adolescente taciturno e spigoloso che è quasi uno sconosciuto, inventarsi madre quando quell'idea era già stata abbandonata da tempo. È ciò che succede a Caterina, la protagonista di Bella mia, quando Olivia, la sorella gemella che sembrava predestinata alla fortuna,...