Giulio Einaudi editore

Daniel Mendelsohn «Un'Odissea»

Daniel Mendelsohn

«Omero ha una definizione per coloro che si sanno esprimere in modo tanto ammaliante: hanno parole alate. Mendelsohn ha parole alate».
«The Times»

«Un libro riuscito e coraggioso, che è la dimostrazione della validità del messaggio più imperituro dell'Odissea, ovvero che l'intelligenza vale poco se non si allea con l'amore».
«The Observer»

«Questo libro bellissimo è un inno alla filologia nell’accezione più vasta e commovente che le si può attribuire».
Alessandro Piperno, «La Lettura – Corriere della Sera»

***

Jay Mendelsohn è stato un padre duro, severo, avverso alla scelta del figlio Daniel di allontanarsi dallo studio delle scienze esatte. Eppure, a ottantun anni, si muove da Long Island, dove è sempre vissuto, per andare al Bard college ad ascoltare dalla voce del figlio la storia di Odisseo. Daniel è uno studioso di lettere classiche, filologo, docente di Letteratura al Bard College e autore di questo raffinato e struggente memoir, Un’Odissea.

Questo incontro, a semestre concluso, prosegue oltre le mura dell'aula, in un'improbabile crociera a tema sulla via di Itaca. Un viaggio sulle orme di Ulisse, padre,figlio e marito che vuole tornare a casa, che si snoda attraverso pagine colte e pregnanti di significati psicologici e morali, e si sviluppa in ampi cerchi che coinvolgono Telemaco e Laerte, Daniel e il suo vecchio padre. Viaggia Odisseo per tornare a Itaca, viaggia il figlio, alle soglie della virilità, in cerca di un padre che non conosce.

Mendelsohn dà «voce ad entusiasmanti dilemmi filologici e a questioni morali poste dal poema omerico in merito a eroismo, amore filiale, dissimulazione, fedeltà coniugale» (Alessandro Piperno, «La Lettura – Corriere della Sera»).

La lettura dell'Odissea prepara ad attendersi l'inatteso, Ulisse è l'uomo polytropos, «dalle molte svolte», che parte e ritorna; anche l'autore va avanti nella conoscenza dell'eroe e di sé, torna indietro rievocando il passato, conosce un padre diverso, non così lontano da lui. In questo nuovo libro si riafferma la convinzione dell'autore che il viaggio è sia allontanamento, scoperta, sofferenza e perdita delle certezze sia esperienza unica per conoscere se stessi e scoprire la propria identità.

Attraverso le pagine dell'epopea omerica e il viaggio nei luoghi toccati da Ulisse si costruiscono le storie di padri e figli, e «per capire quanto è prezioso e affascinante questo libro occorre immergersi nel cuore profondo dell’ispirazione di Mendelsohn, il motore che dà ritmo alla prosa» (Alessandro Piperno, «La Lettura – Corriere della Sera»).

A marzo Einaudi ha pubblicato anche Gli scomparsi, riproposto nei Tascabili in un nuova traduzione di Giuseppe Costigliola. È il libro che ha reso celebre l’autore anche in Italia, vincitore del National Book Critics Circle Award 2006 e del Prix Médicis 2007. Un viaggio, reale e letterario, alla ricerca di una famiglia, quella dello zio Shmiel, sterminata dai nazisti a Bolechow. È il tentativo di ricostruire la loro storia attraverso le testimonianze dei superstiti: «Epico e intimo, ricco di riflessioni ma anche di tensione, tragico e al tempo stesso ironico. Gli scomparsi è semplicemente un libro meraviglioso» (Jonathan Safran Foer).

Il libro
  • Daniel Mendelsohn

    Un’Odissea

    2019
    Quando Daniel Mendelsohn consente al padre Jay di seguire il suo seminario sull'Odissea, non conosce la portata del viaggio che insieme stanno per compiere. Settimana dopo settimana, il matematico ottantunenne prende posto fra le matricole del corso e sfida gli insegnamenti dell'illustre classicista, suo figlio....