Giulio Einaudi editore

Cristina Comencini «Da soli»

Cristina Comencini

Prima esistevano due coppie. Ora ci sono quattro adulti vivi, ricchi di rimpianti, momenti tristi e rughe allegre, sconcertati da tutta questa libertà. Cristina Comencini affida alle parole la burrasca del cuore in un passo a quattro intenso e profondo, la danza della seconda metà della vita.

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Da soli è il nuovo romanzo di Cristina Comencini, scrittrice, drammaturga e regista che, con la Bestia nel cuore, ha ottenuto la nomination all’Oscar. L’autrice racconta tutto quello che avviene quando un matrimonio entra in crisi: la collezione dei perché (o la febbre di cancellarli), lo slancio verso il futuro (o il culto del passato), la disillusione che spunta da tutte le parti, la certezza che niente cancellerà quella storia d’amore.

Andrea e Marta, Laura e Piero, giunti nella seconda metà della loro vita, si separano dopo trent'anni di convivenza: due matrimoni che sembravano costruzioni invincibili sono scossi da una crisi profonda, simmetrica e dolorosa. Devono fare i conti con i «milioni di pensieri pensati insieme», con i figli che devono accettare la fine dell'amore, con i ricordi delle vacanze, delle letture condivise, dei corpi che si amavano.

Comencini racconta con sensibilità la solitudine che viene dopo le separazioni, il vuoto e il silenzio delle case, una volta animate da tante voci e da una trafficata convivenza. Ora, le abitazioni sono eremi dove i protagonisti cercano nuove libertà ma combattono anche con i ricordi, i rimpianti, le domande sul perché della fine di un amore. «Da soli è il romanzo di chi porta due valigie, vuole dar conto, nel dolore della rottura, di due punti di vista, due reazioni, due linguaggi, due modi di reagire, due sensibilità […] Le due valigie spesso vengono confuse, l’uno distrattamente afferra quella dell’altra e viceversa» (Pierluigi Battista, «Corriere della Sera»).

I figli sono dispersi nel mondo mentre i genitori devono decidere se affrontare nuove convivenze, baluardo alla solitudine, o accettare di vivere in piena libertà, liberandosi anche dei ricordi. L’autrice vuole anche «parlare della precarietà di tutte le relazioni d’amore: mentre una volta, anche nelle tragedie e nei tradimenti, l’idea di una condivisione della vita era possibile, oggi siamo nel regno dell’individualismo assoluto» (Cristina Comencini intervistata da Laura Pezzino, «Vanity Fair»).

In ognuno di noi esistono zone nascoste che a volte diventano così grandi che rendono la conoscenza reciproca difficile e precaria e «il romanzo di Cristina Comencini ci dice che la sofferenza è di tutti, ma non lo è allo stesso modo per tutte e tutti, perché c’è una differenza irriducibile tra il modo in cui la sofferenza è rappresentata dagli uomini e un altro in cui è raffigurata dalle donne, anche se poi tutto si mescola, si sovrappone, oppure si confonde» (Pierluigi Battista, «Corriere della Sera»).

Il libro
  • Cristina Comencini

    Da soli

    2019
    Ci si incontra sotto la luna, sul ponte di una nave, e ci si innamora. Venticinque anni dopo ci si lascia chissà dove e perché, senza bisogno della luna. È successo cosí anche ad Andrea e Marta e a Laura e Piero che ora, increduli,...