Giulio Einaudi editore

Storia d’Italia. Le regioni: XIII. L’Emilia-Romagna

Copertina del libro Storia d’Italia. Le regioni: XIII. L’Emilia-Romagna di VV.
Storia d’Italia. Le regioni: XIII. L’Emilia-Romagna
Mondadori Store Amazon IBS La Feltrinelli Librerie.Coop
1997
Grandi Opere
pp. XXXV - 926
€ 67,14
ISBN 9788806143909
A cura di
Contributi di

Il libro

Lo spazio che in virtú della «regionalizzazione amministrativa» darà vita all’Emilia-Romagna – uno spazio dalle realtà, oltre che istituzionali, economiche e sociali differenziate in modo notevole come mostrano le pagine di questo volume dedicate a fotografarne il volto al momento dell’Unità, in particolare quelle di Marco Cattini – non presenta nella seconda metà del XIX secolo tratti strutturali tali da far pensare che di lí a poco potessero impiantarvi radici salde fenomeni politici, organizzativi, culturali, mentali che la concreta vicenda storica mostrerà decisivi per la «modernizzazione» (come oggi è invalso dire) sia della regione stessa che del paese. La lega, la cooperativa, il circolo, la sezione – il vastissimo, e per molti versi eccezionale, tessuto associativo in questo volume descritto con perspicacia da Maurizio Ridolfi -, sono le cellule attraverso cui passa il plasma della aspirazione a un inevitabile mondo nuovo e migliore, la cui realizzabilità indubbia «fatale») può farsi atto, realtà vivente solo tramite l’agire e l’agire insieme. Sebbene in modo non esclusivo e anzi in un continuo scontro e confronto, attivo e fecondatore, con altri filoni ideali, politici, religiosi – lo mostrano bene i contributi nel volume presente di Giuseppe Alberigo, Daniele Menozzi, Angelo Varni ma pure i già rammentati lavori di Balzani, Casali, Ridolfi – non v’ha dubbio che in Emilia-Romagna piú che altrove o differentemente che altrove la «modernizzazione» assume in via prevalente e con continuità il volto del progresso sotto le bandiere multiformi del socialismo, il cui successo alimenta la reazione fascista e la impronta nella regione e non solo dati il carattere del fascismo emiliano-romagnolo e il peso che nel complesso del regime hanno i dirigenti provenienti dall’Emilia-Romagna, come qui di seguito mostra Marco Palla nel suo contributo.

Dall’Introduzione di Roberto Finzi