Giulio Einaudi editore

L’editore Cesare Pavese

L’editore Cesare Pavese
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Gian Carlo Ferretti con L'editore Cesare Pavese è il vincitore del Premio Cesare Pavese 2017, sezione saggistica.

Un saggio organico dedicato a una figura centrale nella letteratura del Novecento, che è uno spaccato della storia della Casa editrice Einaudi e un modello esemplare di lavoro editoriale.

2017
Piccola Biblioteca Einaudi Ns
pp. XVII - 223
€ 22,00
ISBN 9788806221072

Il libro

Redattore, direttore editoriale, direttore di collana, voce nel coro del «mercoledí», editore di se stesso, oltre che autore e traduttore e curatore in proprio, Cesare Pavese è una personalità di primissimo piano in Casa Einaudi, e uno dei maggiori letterati editori del Novecento italiano. Di lui questo saggio di Gian Carlo Ferretti traccia per la prima volta un ritratto organico e completo, con passione, vivacità e rigore, e con un’ampia consultazione di carte inedite. Ne scaturisce una figura originale di editore, intellettuale coltissimo e epistolografo d’eccezione, sempre attento alle esigenze del lettore, capace di dare un contributo fondamentale alla strategia di Giulio Einaudi, di muoversi tra sapienti mediazioni e forti tensioni all’interno della «concordia discorde» degli einaudiani, e capace altresí di realizzare nella sua collana viola (tra collaborazione e dissenso con Ernesto de Martino) una tendenza che interagisce intimamente con la sua poetica del mito. Una tendenza controcorrente nella cultura contemporanea. Questo ritratto finisce per diventare anche uno spaccato della casa editrice Einaudi, ricco di episodi significativi e di aneddoti curiosi, e di protagonisti indimenticabili: da Leone e Natalia Ginzburg a Giaime Pintor, da Felice Balbo a Massimo Mila, dal grande rivale Elio Vittorini a Italo Calvino a tanti altri. Ma questa è anche la storia di un suicidio a lungo protratto, attraverso il travaglio creativo, la contraddittorietà politica e la disperazione amorosa: una spinta autodistruttiva dalla quale Pavese riesce a difendersi con il suo infaticabile lavoro, tra ruvidezza, ironia e dedizione, fino al gesto estremo.

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