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Carta nera
Di fronte alla legittima rabbia che traspare da queste pagine, Cole riconosce i limiti della letteratura come portatrice di cambiamento nella politica e tuttavia non rinuncia a esercitare forme di resistenza e rifiuto, raccontando il buio con lirismo e con la bellezza estetica della parola scritta.
Il libro
Il nero come pienezza e non come assenza di colore; il nero come identità e appartenenza culturale; il nero come oscurità e incertezza politica: è tra questi diversi livelli interpretativi della realtà che si snodano i saggi della raccolta Carta nera. In misura maggiore o minore, ognuno di questi saggi richiede un nuovo modo di «vedere» ciò che abbiamo di fronte per comprenderne a fondo l’origine, l’evoluzione o l’involuzione: che si tratti della tormentata vicenda umana e pittorica di Caravaggio; della perenne polarità cromatica e culturale tra ciò che è bianco e ciò che non lo è; o della tenebra che avvolge l’umanità ogni volta che tocca i suoi livelli piú bassi, Cole offre al lettore una mappa del pensiero e dell’emozione con cui orientarsi e ricollocarsi. Attingendo alla sua formazione e alle sue passioni – l’arte pittorica e la fotografia -, al suo impegno politico e alla sua storia personale, Teju Cole disegna cosí un originale percorso di esplorazione intorno al concetto di «nero» nelle sue piú diverse accezioni, e ci invita non solo a riflettere su ciò che sappiamo o possiamo conoscere razionalmente, ma anche a «sentire» con ogni parte del corpo la complessa realtà che ci circonda.