Giulio Einaudi editore

Il suono incrinato

Musica e filosofia nel primo Novecento
Copertina del libro Il suono incrinato di Enrica Lisciani-Petrini
Il suono incrinato
Musica e filosofia nel primo Novecento
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1894: Preludio al pomeriggio di un fauno di Debussy. 1912: Pierrot lunaire di Schonberg. 1913: La sagra della primavera di Stravinskij. Il suono incrinato indaga la relazione fra queste tre date, tre opere e tre autori che, con il loro vigoroso irrompere nel mondo musicale, hanno segnato gli estremi di una «rivoluzione» tanto irreversibile quanto radicale.

2001
Piccola Biblioteca Einaudi Ns
pp. XIV - 214
€ 18,00
ISBN 9788806157562

Il libro

All’inizio del XX secolo si compie un processo di dissoluzione della visione armonica del mondo che ha caratterizzato la cultura musicale fin dalle sue origini. Il fine del saggio di Enrica Lisciani-Petrini è aiutare a comprendere a fondo il significato di questi percorsi «rivoluzionari» mettendone in luce affinità e divergenze. ll primo interprete di questa «rivoluzione» è di certo Debussy che inaugurò la via di rottura nei confronti del sistema tonale tradizionale; sulle sue orme si mossero poi, da un lato, Schonberg, Berg e Webern e, dall’altro, Stravinskij e Ravel, raggiungendo esiti differenti eppure per molti versi complementari. Ma quale occulta motivazione si cela dietro l’esigenza d’inizio secolo di superare l’armoniosa architettura espressiva che aveva caratterizzato la solida struttura delle opere del passato? Il suono incrinato, con stile elegante e divulgativo, illustrato da costanti riferimenti alle contemporanee esperienze delle arti figurative, analizza alcune esperienze musicali del primo Novecento, veri e propri «luoghi esemplari» dove individuare una crisi che ha invaso tutta la nostra epoca riverberandosi sulla cultura e sulla sensibilità.

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