Giulio Einaudi editore

Ugo Nespolo

Ugo Nespolo negli anni Sessanta fa parte della Galleria Schwarz di Milano che conta artisti come Duchamp, Picabia, Schwitters, Arman. La sua mostra milanese «Macchine e Oggetti Condizionali» presentata da Pierre Restany anticipa il clima che sarà dell'Arte Povera. A New York vive il clima Pop e l'incontro con Yoko Ono, Jonas Mekas, Andy Warhol, P. Adams Sitney dà il via a una folta produzione di film sperimentali proiettati nei maggiori centri artistici (Centre Pompidou, Tate Modern, Biennale di Venezia). Con Ben Vautier dà vita al primo Concerto Fluxus italiano. Il connubio di arte e vita è alla base dell'espressività di Nespolo e lo porta ad ampliare il suo campo d'azione creativa in ambiti disparati ed eclettici in cui è vivo l'amore per le arti applicate. Nel 2019 l'Università degli Studi di Torino gli conferisce la laurea Honoris Causa in Filosofia. Ha esposto in gallerie e musei in Italia e nel mondo. Per Einaudi ha pubblicato Per non morire d'arte (2021).

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