Giulio Einaudi editore

Bruno Zevi

Bruno Zevi (1918 - 2000) si è laureato in architettura presso la Graduate School of Design dell'Harvard University presieduta da Walter Gropius, e ha diretto negli Stati Uniti i «Quaderni Italiani» del movimento Giustizia e Libertà. Tornato in Europa nel 1943, ha partecipato alla lotta antifascista nelle file del Partito d' Azione. Nel dopoguerra ha promosso l'Associazione per l' Architettura Organica (APAO) e la rivista «Metron-architettura». Dal 1955 ha diretto la rivista mensile «L'architettura - cronache e storia» e ha curato, sul settimanale «L'Espresso», una rubrica i cui articoli sono raccolti nei venticinque volumi di Cronache di architettura. E' stato professore ordinario di storia dell'architettura a Venezia e a Roma; insignito della laurea honoris causa all'Università di Buenos Aires, alla University of Michigan e al Technion di Haifa, è stato membro onorario del Royal Institute of British Architects e dell'American Institute of Architects, accademico di San Luca e dell'lnternational Institute of Architecture, vicepresidente sin dalla fondazione nel 1959 dell'Istituto Nazionale di Architettura (In/Arch), presidente emerito del Comite International des Critiques d'Architecture (CICA) e presidente d'onore del Partito Radicale. È stato segretario generale dell'Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) e deputato al Parlamento nella X legislatura. Tra le sue molte opere ricordiamo, Saper vedere l'architettura, un best-seller tradotto in ventuno lingue, Il linguaggio moderno dell'architettura - guida al codice anticlassico , Architettura in nuce, Saper vedere la città, Storia dell'architettura moderna e Controstoria e storia dell'architettura. È stato autore inoltre di monografie dedicate ad architetti antichi e moderni (Biagio Rossetti, Michelangiolo, Frank Lloyd Wright, Erich Mendelsohn, Giuseppe Terragni).

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