Giulio Einaudi editore

Dall’interno della specie

Dall’interno della specie
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Questo scheletro incompleto divenne
Lucy nel '74
e luce per alcuni antropologi americani,
ma è un materiale troppo scarso per
poterci offrire
un quadro delle prime fasi
dell'evoluzione umana.
Una coincidenza l'anno in cui a maggio
nacqui un mese prima del dovuto,
tre milioni di anni contro un trentasette
sulla Terra
testimoniano ragnatele d'infinito
tra un fossile e una scimmia che mi segue
negli angoli piú bui di una storia già
confusa.

2017
Collezione di poesia
pp. 88
€ 10,00
ISBN 9788806221027

Il libro

Andrea De Alberti è sostanzialmente un poeta lirico. Scrive di sé, delle sue esperienze, della morte del padre, del rapporto con il figlio… Però lo fa con un taglio disassato rispetto ai canoni della poesia lirica. Questi temi entrano come di straforo in discorsi di altro tipo. Da quello paleoantropologico ed etologico che dà il titolo al libro, a quello che guarda ai fenomeni sociali della contemporaneità, siano l’Ikea o gli eroi della Marvel. Ne esce un viaggio antropologico-sentimentale lungo un percorso di poesie stranianti che catturano subito l’attenzione del lettore e lo coinvolgono in fecondi cortocircuiti mentali. È una poesia che provoca stupore perché nasce da una condizione di stupore e da quel po’ di confusione mentale necessaria per cogliere i legami fra le cose.
Dall’altro lato quella di De Alberti è anche poesia saldamente legata alla tradizione novecentesca, quella piú profondamente colloquiale, quella di Sereni e di Raboni. E con i due maestri lombardi De Alberti condivide il tema della comunità tra morti e viventi, che diventa soprattutto comunità di padri e figli dai ruoli intercambiabili: «quel che saremo o che diventeremo, | forse ero io, forse eri tu prima di nascere, | un’andata e un ritorno, un arrivare nel silenzio».