Giulio Einaudi editore

Diego De Silva «Superficie»

Un libro che gioca con la nostra stupidità e con la nostra intelligenza, fatto di frasi fulminee il cui accostamento produce cortocircuiti spiazzanti e comicissimi.

Diego De Silva

Il nuovo libro di Diego De Silva, Superficie, è un viaggio spiazzante, comico e irriverente nella banale quotidianità del nostro vivere. L'autore sorprende il lettore intessendo una baraonda di frasi fatte per divertire e provocare, mette in scena con ironia il teatrino della modernità nel quale le chiacchiere vengono spesso scambiate per riflessioni originali e acute. Svela il lato tragicamente comico del nostro parlare, nei bar, in famiglia, tra amici e colleghi.

Per Francesco Durante, che ha recensito il libro per «Il Mattino», «la sfida di un libro interamente costruito con frasi fatte prese dallo stupidario universale è stata vinta perché il risultato è esilarante, ma anche perché il libro non è solo un esercizio di stile alla maniera di Queneau, e dà l'idea di essere sempre sul punto di sfondare il limite che si è imposto e attingere una forma più precisamente narrativa».

Anche il lettore più scaltro si ritroverà in quelle frasi, che hanno il pregio di farlo sentire parte del gruppo: «Ormai l'unica voce di sinistra è quella di Papa Francesco», «adesso tutti vogliono fare Macron», «io leggo un po' di tutto», «Napoli non è solo camorra»…

Superficie è sì un lavoro di raffinato montaggio, ma in qualche modo anche il referto, piuttosto agghiacciante, di uno stare al mondo che sentiamo nostro nella sua abissale superficialità Francesco Durante, «Il Mattino»

L'autore prende i luoghi comuni, li smonta, li rovescia o li accosta a una battuta, a un aforisma. È un gioco, sì, ma è anche una sarabanda dell'intelletto in cui le voci, le nostre voci, compongono un quadro divertente della banalità dei nostri giorni, senza mediazioni né riflessioni che appesantiscono la lettura.

Il libro
  • Diego De Silva

    Superficie

    2018
    «Quando sono di buonumore, poi mi passa. Il preservativo si trova sempre nel cassetto del comodino opposto. Sono d'accordo con Baudelaire».Prendete un luogo comune, smontatelo, rovesciatelo, trovategli amici e parenti, coniugi e amanti, nemici e complici. Denunciateli. Poi accostatelo a una battuta, a un aforisma,...