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Maria Cristina Palma ha una vita all’apparenza perfetta, è bella, ricca, famosa, il mondo gira intorno a lei. Poi, un giorno, riceve sul cellulare un video che cambia tutto. Nel suo passato c’è un segreto con cui non ha fatto i conti. Come un moderno alienista Niccolò Ammaniti disseziona la mente di una donna, ne esplora le paure, le ossessioni, i desideri inconfessabili in un romanzo che unisce spericolata fantasia, realismo psicologico, senso del tragico e incanto del paradosso.
Dopo un’attesa di otto anni, periodo durante il quale l’autore ha scritto e diretto le serie Il miracolo (2018) e Anna (2021), Niccolò Ammaniti è ritornato più cattivo, divertente e romantico che mai. Critica e lettori hanno accolto con passione questo suo ultimo lavoro:
«Ammaniti possiede il dono più prezioso: l’originalità. La sua scrittura ti prende e ti porta via, dove solo lui può. Ti fa scoppiare a ridere, e alla pagina successiva ti spezza il cuore, restituendoti la complessità comica, drammatica, commovente di chi siamo».
Silvia Avallone, «7 - Corriere della Sera»
«Lo scrittore alterna momenti in cui si lascia guidare dal divertimento portando all’estremo situazioni e personaggi fino a farne esilaranti prototipi, a impennate emotive, commoventi, tradotte in rapidi tocchi descrittivi, spesso resi efficaci dalla metafora biologica, dallo sguardo lucido su tutto ciò che è natura, dal racconto del dolore umano attraverso il dolore animale».
Cristina Taglietti, «Corriere della Sera»
«Niccolò Ammaniti ci mostra con pazienza da entomologo quello che siamo diventati: l'ossessione per l'immagine pubblica, la politica capace solo di inseguire il consenso veloce e fortuito, le decisioni prese in base a intuizioni di presunti guru tecnologici, la difficoltà di fare quel che fa sentire bene davvero, l'inclinazione al sospetto e alla paranoia».
Annalisa Cuzzocrea, «La Stampa»
«Ammaniti mi manda in trance, quando leggo i suoi libri ciò che c'è intorno svanisce, la sua allucinazione si sostituisce al mio mondo. È successo puntualmente anche con La vita intima [...] Niccolò Ammaniti è un inventore di storie imbattibile. Le cura scrupolosamente a tutti i livelli. Prima di tutto, l'idea essenziale; poi l'articolazione della trama; e infine la scrittura narrativa, in tutta la sua vividezza. Leggerlo è una festa, le sue parole hanno il tocco magico, sanno quali pulsanti premere per suscitare immagini in chi legge».
Tiziano Scarpa, «Domani»
«La protagonista del romanzo è la moglie del presidente del Consiglio e di conseguenza, sullo sfondo della strepitosa autobiografia di una nazione che passa dal ritratto di questa donna che a tutti un poco somiglia, comprimario è lui: il marito. La vita di Palazzo, i consiglieri le Bestie i ricatti le trame, le ambizioni e le paure. Il Potere».
Concita De Gregorio, «la Repubblica»
«Niccolò Ammaniti riesce sempre a creare bellissime tempeste. L’ha fatto con tutti i suoi romanzi, in cui il riso, il pianto, la meraviglia, la commozione si mescolano e tracimano l’uno nell’altra senza soluzione di continuità, come se ogni romanzo fosse una serie di vasi che comunicano tra loro e con te e non smettono mai di lasciar fluire quello che hanno dentro, anche tanti anni dopo che li hai letti».
Antonella Lattanzi, «Il Foglio», link
«Dopo avere a lungo scandagliato l'universo degli adolescenti (con Io non ho paura, in primis), Ammaniti torna per focalizzarsi sulla personalità di una madre, circondata da personaggi sinceri o talvolta surreali. Come il Bruco, il potente social media manager, la figura più ipnotica di un libro che diventa un "manifesto dell'autenticità", in una società sempre più dominata dall'apparenza».
Pierluigi Spagnolo, «La Gazzetta dello Sport»