La zona d’interesse
Richard Ford
La zona d’interesse, diretto da Jonathan Glazer, si è aggiudicato l’Oscar per il Miglior Film Internazionale. Al film è andata anche la statuetta per il Miglior Sonoro, curato da Tarn Willers e Johnnie Burn.
Questi due riconoscimenti seguono il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes.
Il film, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Martin Amis, mostra la storia del comandante di Auschwitz, Rudolf Höss, e della sua famiglia. Höss vive con la moglie e i figli in una splendida villa confinante con il Campo dove le giornate scorrono all’insegna dell’ordinario: le immagini ci mostrano un’estraniante quotidianità fra tuffi in piscina, ore trascorse a pescare in riva al fiume, feste e degustazioni di the. Là fuori però, a pochi passi da quel piccolo Eden, c’è l’orrore di Auschwitz con i suoi rumori, i suoi fumi, la sua cenere.
«La zona d'interesse è un tour de force di puro virtuosismo linguistico nonché un romanzo geniale e divinamente urticante che trae ispirazione da una profonda curiosità morale sul genere umano. Lascia senza fiato».
Richard Ford
Il lavoro di Glazer, oltre al capolavoro dello scrittore britannico, deve sicuramente molto anche alla biografia che lo stesso Rudolf Höss ha scritto in attesa dell’esecuzione della sua condanna a morte, arrivata alla fine della guerra. Comandante ad Auschwitz, disponibile negli ET Saggi, è un documento impressionante che per la prima volta ha illuminato dall'interno la mentalità e la psicologia dei nazisti, la storia e il funzionamento delle officine della morte.