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Con Lucy davanti al mare torna nelle librerie Lucy Barton, memorabile protagonista nata dalla penna di Elizabeth Strout, in un romanzo vitale sul nostro tempo.
È l'inizio del 2020 e in città giunge notizia di un nuovo virus potenzialmente letale. A New York i casi sono ancora sporadici e la gente, la scrittrice Lucy Barton fra loro, si aggrappa alla vita di sempre. Ma non William. William, il primo marito di Lucy, è un uomo di scienza, e la intuisce da subito, la catastrofe che sembra spazzar via la vita conosciuta; la grande paura che annienta le certezze e scuote le relazioni. Anche quella antica di due vecchi coniugi che credevano di aver esaurito le sorprese. Ancora una volta tocca far appello all'amore, alle sue forme strane e imperfette, per far sí che il comune dolore anziché allontanare unisca. Per salvarsi la vita.
«Ciò che non smette di colpirmi di questa scrittrice è l’abilità di convocare i suoi personaggi, sempre pronti a rivivere, a rimettersi in gioco sull'ultima pagina per dare conto dei loro limiti, delle loro relazioni radicate e insieme precarie […] Tornano senza invadenza, con un passo leggero che ha un corrispettivo evidente nello stile composto: una scrittura paragrafata che tratteggia uomini e cose con un tocco da pittore impressionista. Lucy davanti al mare conferma quanto Strout, per usare un verbo a lei caro, «abiti» i suoi personaggi, e si meravigli per prima per ciò che dicono o fanno».
Marco Balzano, «La Lettura – Corriere della Sera
«Amo moltissimo Elizabeth Strout. I suoi personaggi sono straordinari».
Annalena Benini, «la Repubblica – Torino»
«Strout si riconferma una delle massime autrici contemporanee. Questa purezza fiduciosa, cristallina, è una delle qualità più alte della sua narrazione, insieme all’estro con cui descrive la vitalità della natura, che agli occhi della narrante è un’inesauribile scoperta dei colori».
Leonetta Bentivoglio, «Robinson – la Repubblica»
«Un grande romanzo sulla distanza, la nostalgia e la paura firmato da una delle scrittrici più amate del mondo»
«Huffington Post», link
«Per me è una scrittrice meravigliosa, e questo credo sia un sentimento che accomuna chi legge e apprezza i suoi libri […] La sua voce è potente e incisiva anche se è appena sussurrata e nei suoi libri il non detto è più del detto e la narrazione procede per pennellate che nell'insieme compongono un quadro cristallino del grande romanzo americano […] Lucy davanti al mare è proprio un romanzo sulla pandemia ricco di spunti di riflessione profondi e commoventi e danno a chi legge la possibilità di comprendere sentimenti che forse non aveva colto prima, quando pensavamo solo a voltare pagina».
Caterina Soffici, «tuttolibri – La Stampa»
La scrittrice statunitense inaugurerà il Salone Internazionale del Libro di Torino con una lectio magistralis: «Elizabeth Strout presterà la sua voce precisa e cristallina a una riflessione sulle donne e il loro spazio nel mondo» (link).