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Anche lo sport, come la storia, celebra spesso i vincitori, dimenticando non solo gli sconfitti, ma anche quanto la competizione sia necessaria per raggiungere livelli di eccellenza impensabili in solitudine. La rivalità è un tipo di rapporto che può prendere sfumature diverse, ognuna interessante: può essere tossica, quando finisce per avvelenare uno dei due sfidanti, oppure virtuosa, quando porta entrambi i protagonisti a superare i propri limiti.
Quante vittorie, quanti record individuali sono, almeno in parte, merito anche di chi viene sconfitto, del secondo classificato?
Che siano vissute in modo tragico o come stimolo a migliorarsi, le storie raccontate in questo volume sono diventate l’archetipo di altre rivalità, presenti e future, e ancora a distanza di anni non hanno smesso di emozionare.
Due rivali sono necessari l’uno all’altro, la storia dell’uno appartiene, almeno in parte, anche all’altro. In fondo, come tutte le faccende umane, lo sport è fatto soprattutto di relazioni l’Ultimo Uomo
«Sfide fra grandi atleti che vanno oltre il campo di gioco e diventano un modo per raccontare tanto altro, soprattutto quell'intreccio indissolubile fra sport e storia».
Mauro Berruto, «Il Foglio»
«Le più originali dentro Rivali sono però tre, emozioni pure che restituiscono allo sport tutta l'umanità di cui ha bisogno per diventare immortale. La prima è la gara a chi scende più in profondità negli abissi marini fra Enzo Maiorca e Jacques Mayol, il bronzo siciliano di Siracusa e l'intellò francese nato a Shanghai. […] Il secondo duello riguarda due monumenti del tennis, Björn Borg e John McEnroe. Senza il rissoso e geniale americano, il gelido svedese non avrebbe mostrato al mondo limiti e umanità. […] La terza pepita del libro è un duello fra scriccioli atomici, Nadia Comaneci e Nelli Kim. Luogo dello scontro un tappeto, una trave, due parallele, un cavallo con maniglie, due anelli sospesi; il tutto avvolto da una nuvola di talco».
Giorgio Gandola, «Panorama»
«[…] La rivalità per eccellenza che ancora oggi infiamma i cuori partenopei e non solo, è quella fra Diego Armando Maradona e Pelé. Certo, chiarisce lo scrittore Fabrizio Gabrielli, i due non si sono mai affrontati sul rettangolo di gioco, non hanno mai incrociato i loro scarpini fra scatti, finte, dribbling e colpi di tacco, eppure, chiunque aspiri al trono di miglior giocatore del mondo – da Messi a Cristiano Ronaldo sino a Francesco Totti – deve passare da qui. Edson Arantes do Nascimento o El Pibe de Oro?»
Francesco Musolino, «Il Messagero»
«Se amate lo sport, questo è il libro che fa per voi […] una miscellanea di articoli che sono racconti e paiono elzeviri sopraffini. A cura di “l'Ultimo Uomo”, una rivista fondata nel 2013 che ha fatto dello sport un'imperdibile occasione di letteratura»
Alberto Pezzini, «Libero»
«Chi conosce lo stile della rivista troverà lo stesso equilibrio tra letteratura e tecnica, cultura pop e giornalismo sportivo».
Alberto Piccinini, «il venerdì – la Repubblica»