Giulio Einaudi editore

Camminano forse due uomini insieme?

Dramma in due atti
Camminano forse due uomini insieme?
Dramma in due atti
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Due uomini profondamente diversi, due anime opposte della comune identità ebraica, incrociano le loro vite a Londra, nel 1934, in due incontri che potrebbero cambiare per sempre le loro vite e il destino di Israele. Un «dramma in due atti» che ha la sottigliezza psicologica del romanzo e la tensione intellettuale della grande riflessione etica.

2013
L'Arcipelago Einaudi
pp. 80
€ 9,50
ISBN 9788806215224
Traduzione di

Il libro

In un appartamento londinese, un uomo talmente privo di senso pratico da non saper aprire una latta di sardine osserva incredulo il suo rivale piú accanito, impegnato nella preparazione di una frittata. Il primo è Vladimir Jabotinskij, leader della destra revisionista sionista, l’uomo ai fornelli invece è David Ben Gurion, ebreo socialista e futuro fondatore dello Stato d’Israele. È il 1934: mentre sull’Europa incombe lo spettro del nazismo, i due leader, solitamente divisi da un contrasto insanabile, si incontrano per cercare un terreno comune con cui affrontare il destino che li attende e costruire il futuro di Israele. Del resto è la Bibbia a insegnarlo: «Camminano forse due uomini insieme, se prima non si sono accordati?» Mettendo in scena il dramma di due uomini carismatici e tormentati, Abraham Yehoshua ci fa entrare in quelle stanze, solitamente inaccessibili, in cui la Storia si svela.

***

«Io non sono né giovane né sano e a volte sto lontano dalla mia famiglia per giorni o settimane intere. Vado in giro per il mondo, mia moglie è lontana e so quanto soffre. È stanca di seguirmi in Paesi diversi e di ascoltare la mia ennesima conferenza, il mio ennesimo discorso, di rimanere sola in una camera d’albergo mentre io sono costretto a presenziare a infinite riunioni. Lei, Ben Gurion, ha parlato della lapide che un giorno vorrà sulla sua tomba nel deserto, in una nuova città, e su di essa, cosí ha detto, ci saranno solo tre date, non è vero? Quella della nascita, del giorno in cui è arrivato in Terra di Israele e della morte. Le sue parole mi sono piaciute. Ma la mia tomba dove sarà?»