Giulio Einaudi editore

Dal fango al vento

Gli aviatori italiani dalle origini alla Grande Guerra
Dal fango al vento
Gli aviatori italiani dalle origini alla Grande Guerra
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Contadini, aristocratici, temerari piloti, semplici soldati: la storia dei primi aeroplani e dei primi aviatori italiani, al di là della leggenda e della propaganda

2010
Einaudi Storia
pp. XIV - 214
€ 28,00
ISBN 9788806197605

Il libro

Nei primi decenni del Novecento anche in Italia si sviluppò un imponente sforzo tecnologico, umano e militare per creare un’aviazione moderna. Ricostruire la portata di quell’impresa nella storia del nostro paese, ma soprattutto nel vissuto di chi vi partecipò in prima persona, è lo scopo di questo innovativo studio, che non si accontenta del mito del pilota solitario, cavalleresco, aristocratico, ma, attraverso l’uso di preziose fonti in gran parte inedite, come i fascicoli personali e gli epistolari, va alla ricerca delle storie vere, delle vicende umane e militari dei primi aviatori italiani. Oggetto principale d’interesse non sono, quindi, i famosi assi, celebrati dalla stampa e di estrazione sociale nobile o borghese, ma gli sconosciuti soldati che durante la Grande Guerra divennero aviatori per scelta o per caso, per passione o per tentare di evitare le trincee: tanti contadini, falegnami, operai, impiegati, meccanici, protagonisti di un «decollo» sociale che può essere considerato un aspetto della modernità di cui il conflitto fu portatore.

Nei primi anni del Novecento, l’aeroplano passò da invenzione futuristica, che colpiva l’immaginazione di poeti, scrittori e uomini di sport, ad arma di guerra, utilizzata nei cieli di tutta Europa. Sugli aerei sempre piú potenti e affidabili, sui coraggiosi piloti che si sfidano in duelli epici e quasi cavallereschi, sulle imprese, i raid, i record, fiorì in Italia una copiosa e articolata letteratura, che fu in gran parte riutilizzata dalla propaganda fascista. La realtà fu, da un punto di vista storico, ben piú interessante: una rincorsa tecnologica per costruire macchine sempre migliori, i tentativi pionieristici di inventarsi i possibili utilizzi, militari e non, di nuovi aeromobili, la necessità di elaborare criteri di selezione, metodi di addestramento, mansioni e compiti per il personale addetto all’aviazione, il tutto accelerato dalle nuove, terribili necessità del conflitto mondiale. In questo libro, Fabio Caffarena ricostruisce un aspetto della modernizzazione italiana dei primi decenni del Novecento che per molto tempo è rimasto avvolto dal mito, e che invece incrocia molti luoghi cruciali della nostra storia contemporanea.

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