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Il film della crisi
La crisi che stiamo attraversando non è una crisi qualunque. Dopo di essa le cose non torneranno piú come prima, perché, come spiegano Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini, è avvenuta una mutazione profonda del capitalismo, di natura finanziaria. Il libro è un contributo per riportare al centro della riflessione gli ideali politici e morali per costruire una società con maggiore eguaglianza.
Il libro
Questo libro aspira a costituire un contributo critico a quella che un giorno potrà essere la nuova etica del capitalismo contemporaneo. Esso quindi intende riportare al centro della riflessione gli ideali politici e morali per costruire una società con maggiore eguaglianza. È un racconto che mostra con chiarezza, attraverso le tappe che hanno condotto alla crisi, una vera e propria mutazione del capitalismo. La crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nasce infatti dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario. La mutazione del capitalismo è dunque di natura essenzialmente finanziaria. Essa attribuisce alla grande impresa privata e al capitale un potere assolutamente sproporzionato rispetto agli altri fattori della produzione, soprattutto al lavoro. Per questi motivi è necessaria un’inversione della politica economica per ridimensionare il potere del capitalismo finanziario e per restituire allo Stato e alla democrazia le leve del finanziamento dello sviluppo, specialmente durante una fase di crisi. Cosí sarà possibile promuovere una crescita sostenibile e un piú alto grado di eguaglianza e di consenso sociale. Per progredire verso una società piú prospera e giusta.