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Freud e Dora
La ricostruzione storica e letteraria del piú famoso e controverso caso clinico di Freud, ovvero come un clamoroso fallimento interpretativo e terapeutico si trasforma in pietra miliare della teoria e tecnica psicoanalitica.
Il libro
Modello per lo studio della psicoanalisi, analisi magistrale della genesi e struttura dell’isteria, capolavoro della letteratura novecentesca, Il caso Dora, il piú ampio dei testi dedicati da Freud a una paziente, è divenuto un punto di riferimento obbligato della nostra cultura, non solo psicoanalitica. Il saggio freudiano è stato infatti, fin da subito considerato una perfetta esemplificazione pionieristica del significato terapeutico dei sogni, della sessualità orale e della bisessualità, nonché un momento culminante della ricezione della psicoanalisi che l’ha posto al centro di analisi critiche di campi diversi quli la sociologia, l’ntropologia, la storia e la critica letteraria. In questo saggio acuto e brillante, Patrick Mahony, uno dei piú originali e innovativi studiosi dell’opera di Freud, dimostra che in realtà Il caso Dora, lungi dall’essere un ideale modello di riferimento, costituisce al contrario un innegabile esempio di rifiuto del paziente da parte del proprio dottore, e nella fattispecie una prova dell’incapacità di Freud, vittima di stereotipi e pregiudizi culturali, comprendere realmente la sessualità femminile e le sue dinamiche adolescenziali. Combinando diversi tipi di approccio, psicoanalitico, storico e testuale, lo studioso canadese, portando un’attenzione da detective per ogni dettaglio, ripercorre «all’indietro» la costruzione letteraria freudiana della storia della giovinetta viennese, evidenziandone le sorprendenti forzature, imposizioni e rimozioni, rimaste come tracce nascoste tra le pieghe della scrittura cristallina del padre della psicoanalisi.