-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
La Fiat di Marchionne
«Nell'Italia da curva Sud in cui ci capita di vivere, la Fiat
di Sergio Marchionne è il soggetto ideale. Crea tifo, scatena
passioni, divide le famiglie. Marchionne è un imprenditore
moderno, coraggioso, che rompe gli schemi, o è il restyling
del padrone d'altri tempi, paternalista, cinico e antisindacale?
Forse è tutt'e due, un maglioncino con il cappello a cilindro».
Paolo Griseri, La Fiat di Marchionne. Da Torino a Detroit
***
Dove andrà la Fiat? Dove la porterà
il suo amministratore delegato?
Ma soprattutto, com'è arrivata al
dilemma tra conquistare l'America
e farsi conquistare? Gli ultimi dodici
anni del Lingotto raccontati da chi
li ha vissuti da vicino.
Il libro
Gli ultimi dodici anni di storia della Fiat coincidono con la trasformazione dell’Italia. In qualche modo la determinano. Se oggi siamo un Paese un po’ più aperto a quel che accade nel resto del mondo lo dobbiamo anche al Lingotto e a Sergio Marchionne. Se oggi siamo un Paese in cui licenziare è più facile – anche quando il motivo del licenziamento è ingiusto – e scioperare è più difficile, lo dobbiamo ancora, in gran parte, alla Fiat di Marchionne. Dividendo l’Italia in due come uno stadio, l’azienda di Torino ha fatto da punto di riferimento nei cambiamenti. Come era accaduto già nel suo primo secolo di vita. Per questo il racconto parte dalla festa del centenario del Lingotto, nel 1999, e ripercorre scena e retroscena, annunci pubblici e trattative segrete, di dodici anni vissuti sempre al limite tra il rischio del fallimento e l’opportunità di una clamorosa riscossa. Una storia rivelata dai documenti, dai bilanci, dagli stati d’animo di manager, sindacalisti e dipendenti. Per scoprire quel che forse è rimasto nascosto nella narrazione di questi anni: il carattere globale, e non più solo italiano, del nuovo capitalismo di Torino.