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21 maggio 2022
Joseph Stiglitz
Torino - In occasione del Salone del libro 2022, l'autore partecipa all'incontro: "I tre traumi mondiali, Trump, la pandemia e l’invasione russa dell’Ucraina. Come ripensare i principi fondamentali dell’economia e della globalizzazione" alle ore 18.15 presso la Sala Azzurra. Interviene Telmo Pievani. Per info e dettagli www.salonelibro.it
Il prezzo della disuguaglianza
L'America è oggi il paese avanzato con la maggiore disuguaglianza del pianeta. In questi ultimi anni gli interessi consolidati dell'1 per cento della popolazione hanno prevaricato quelli del 99 per cento, soffocando il vero capitalismo dinamico. Non è inevitabile che sia cosí. Joseph Stiglitz spiega ragioni e conseguenze di tale disuguaglianza. E ci indica come e perché conviene cambiare direzione.
Il libro
Il livello di disuguaglianza del reddito in America raggiunge oggi picchi mai visti da prima della Grande depressione. Negli anni del boom, precedenti alla crisi finanziaria del 2008, l’1 per cento dei cittadini si è impadronito di piú del 65 per cento dei guadagni del reddito nazionale totale. E tuttavia, mentre il Pil cresceva, la maggior parte dei cittadini vedeva erodere il proprio tenore di vita. Nel 2010, mentre la nazione lottava per superare una profonda recessione, l’1 per cento guadagnava il 93 per cento del reddito aggiuntivo creato nella cosiddetta «ripresa». Mentre coloro che sono in alto continuano a godere della migliore assistenza sanitaria, della migliore educazione e dei benefici della ricchezza, essi spesso non riescono a comprendere che, come sottolinea l’autore, «il loro destino è collegato a quello dell’altro 99 per cento». In questo volume Stiglitz unisce la sua formidabile visione economica a un appassionato richiamo affinché l’America torni agli ideali economici e politici che l’hanno resa grande. La disuguaglianza infatti non nasce nel vuoto. È il risultato dell’interazione di forze di mercato e di manovre della politica. Grazie a essa l’America è sempre meno la terra delle grandi opportunità e sempre meno è in grado di rispondere alle aspirazioni e ai bisogni dei suoi cittadini. Ma non deve necessariamente essere così.