-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
appuntamenti
-
27 giugno 2025
Elisabetta Moro, Marino Niola
Fano - Gli autori presentano il loro nuovo libro Gatti neri e specchi rotti. Perché siamo superstiziosi, alle ore 18.15 presso l'ex chiesa di San Francesco (via S. Francesco D'Assisi), nell'ambito del Passaggi Festival. In dialogo con Giovanni Lani.
Gatti neri e specchi rotti
Gatti neri, specchi rotti, giorni sfortunati. Sono solo alcune delle cosiddette superstizioni, ovvero quelle credenze e comportamenti cui, sin dalla notte dei tempi, ricorriamo contro i rischi e le incognite del vivere. E che nonostante i progressi della conoscenza, dell'alfabetizzazione, della tecnologia non accennano a diminuire.
Il libro
Gatti neri, specchi rotti, giorni sfortunati, numeri fortunati, amuleti infallibili, talismani indispensabili, riti scaramantici. Sono pochi esempi di quello sterminato catalogo di superstizioni cui sin dalla notte dei tempi ricorriamo contro i rischi del vivere e le incognite dell’esistenza. Perché, nonostante i progressi della conoscenza, dell’alfabetizzazione, della tecnologia, l’immaginario scaramantico non conosce declino, anzi continua a moltiplicare i propri segni. Perché evidentemente non sono un residuo prelogico del pensiero ma un bisogno di spiegazione supplementare, l’illusione di controllare l’incontrollabile.