Giulio Einaudi editore

Groppi d’amore nella scuraglia

Groppi d’amore nella scuraglia
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A chistu munno
chi ce mantene la bellezza ce cumanda.
Ma puro chi ce mantene lu pauro
ce cumanda.
Lo munno iè nu battaglio
de bellezza e de pauro.

Accusí ne la notte nottosa
lu pauro e la bellezza ce s'attizzano
battaglio
pe cunquistà la scuraglia de l'ommeno.

2020
Collezione di poesia
pp. 120
€ 11,00
ISBN 9788806247966

Il libro

Questo poemetto giunge alla terza edizione dopo quelle, in altre collane einaudiane, del 2005 e del 2010. Ed è un’edizione nuova per interventi strutturali dell’autore, oltre che per l’aggiunta di un testo in appendice. In questi quindici anni di vita la saga comica e poetica di Scatorchio, che per fare dispetto al suo rivale in amore aiuta il sindaco a trasformare il paese in una discarica di rifiuti, ha avuto molti lettori e molti spettatori dato che il poemetto, di intima natura teatrale, è stato piú volte messo in scena. È un libro originalissimo, scritto in una lingua dialettale inventata, sapientemente primitiva. Nel monologo si affollano le voci di personaggi indimenticabili, come l’amata ma non bellissima Sirocchia, la vidova Capecchia, che scoprirà di non essere tanto vedova, lu nonnio, maestro di educazione sentimentale… E un bestiario di esseri non meno infelici e desideranti degli uomini: lu gatto gattaro, lu cane canaglio, lu rundenello, lu surcio pantecano. Scatorchio parla con loro come parla con Gesú e con la Maronna e Iddio Patro in una lingua che attinge alle parlate centro-meridionali ma anche ai volgari delle origini. Proiettando una questione d’attualità (lo smaltimento dei rifiuti, la protezione della natura) in una storia senza tempo, un mito archetipico, una preghiera universale.

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