Giulio Einaudi editore
1962
I millenni
pp. XXIII - 650
€ 49,06
ISBN 9788806078317
Prefazione a cura di

Il libro

Queste fiabe popolari scelte e raccontate da due appassionati raccoglitori della narrativa orale del loro popolo, occupano nella cultura norvegese un posto singolarmente importante. Dopo il 1814, e cioè dopo lo scioglimento dell’unione con la Danimarca, si era venuta sviluppando in Norvegia la tendenza a fondare una letteratura che riflettesse la volontà d’indipendenza dei norvegesi. In questo ritorno alle origini patrie sis situano le “Fiabe” raccolte da Asbjornsen e Moe, divenute un classico non solo della tradizione folkloristica e popolare, ma anche della letteratura norvegese. Animati dall’entusiasmo romantico per la loro patria, Asbjornsen e Moe vollero cercare nel mondo della fiaba “l’anima popolare” relegata tra i monti e le valli lontane, dove continuava a vivere quella “letteratura non scritta senza nomi di autore, che ha la sua vita nel ricordo e nella parola viva”.Quando, nel 1842, uscì il primo volume di fiabe, il successo fu grandissimo. Un volume esemplare della raccolta fu inviato a J. Grimm che ne fu entusiasta e giudicò le fiabe norvegesi le più belle del mondo. Da allora le “Fiabe” sono state tradotte in tutto il mondo fino a questa versione della Manghi, ammirevole per ricchezza, fedeltà e squisita resa poetica. La raccolta comprende fiabe di carattere magico, favole di animali, filastrocche e racconti paesani. Molte delle fiabe risalgono sicuramente al Medioevo, ma di esse non si hanno notizie certe sino alla metà del XVIII secolo, epoca a cui risalgono in gran parte le illustrazioni del presente volume, testimonianze anch’esse di un gusto e di una cultura popolare, vive e piene di fascino.

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