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L’educazione dello stoico
Sorto tardivamente, nel 1928, nel teatrino interno del poeta, il Barone di Teive è forse il più «pericoloso» fra gli eteronimi di Fernando Pessoa. E la sua unica opera, questa Educazione dello stoico, affiorata fra gli inediti e qui per la prima volta tradotta in italiano, si presenta come diario di un suicidio, descrizione di un agire terminale.
Il libro
Lo stesso Pessoa, che delegava agli eteronimi solo parti della propria personalità, avrebbe creato il Barone di Teive, destinato inesorabilmente al suicidio, per non suicidarsi lui stesso, in prima persona, in un momento di particolare sconforto. È un fatto che, dato per morto Teive, il suo creatore parrà addirittura dimenticarsene e non lo nominerà più, nemmeno come eteronimo. E i fedeli di Pessoa riscontreranno nella personalità del Barone tante affinità con quella dello scritturale Bernardo Soares, autore del Libro dell’Inquietudine: più pacato, più rassegnato e umano, peraltro, del suo nobile confratello.
Luciana Stegagno Picchio