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Prima neve sul Fuji
«In queste storie Kawabata non solo
prende in prestito con disinvoltura
gli strumenti della psicologia e della
sociologia, ma si rivela attento alle
suggestioni della cronaca e anche
a quelle della letteratura rosa
(del resto, egli stesso pubblicava
volentieri abili romanzi di consumo
su riviste femminili). In queste scene
di vita coniugale la varietà di registri
è tale da mettere in crisi per sempre
lo stereotipo di un Kawabata algido
e ton sur ton».
Dalla postfazione di Giorgio Amitrano
Il libro
Coppie sul filo del tradimento, matrimoni che non funzionano, vecchi amanti che si ritrovano, grandi amori che sembrano realizzarsi, ma si consumano nella bellezza di un gesto e si sciolgono nel rimpianto, effimeri come la prima neve sul Fuji o le gocce di rugiada sulle foglie di bambú. In questi racconti dell’inquietudine amorosa Kawabata è a un passo dal sentimentalismo: basterebbe una parola in piú e saremmo nella letteratura di genere; e invece c’è una parola in meno, quel pizzico di non detto che trasporta la banalità del quotidiano in un’ambiguità rarefatta, in una malinconia assoluta. Dove il dolore, l’arte e la morte sono molto vicini, almeno per un attimo, alla perfezione della natura.
***
«Una grande antropologia della fragilità in cui Eros sovverte e svuota le esistenze più ordinarie».
Emanuele Trevi