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Saggezza stellare
Ogni fine millennio porta con sé il sogno, o l'incubo, di immani catastrofi, di mostruose Apocalissi. Ma il padre di tutte le Apocalissi è, tra i narratori moderni, Lovecraft. In questo libro una affiatata rock band di scrittori cofeziona, in un clima tra X-Files, orrore e ironia, il piú singolare e perverso degli omaggi a Lovecraft: una ghirlanda di racconti sui centouno modi per distruggere l'umanità, col suo pieno consenso. E certamente, con il consenso di Lovecraft.
Il libro
Questo libro è un distillato di tutto ciò che rende misteriosamente magnatica una serie tv come gli “X-files”, che rende insostenibile un film come “Alien”, che rende grottesche e perfino comiche molte narrazioni pulp e splatter, che pulsa infine al cuore dei romanzi di Stephen King. Questa indefinibile qualità, anticipata a suo tempo dal grande “solitario di Providence”, Lovecraft, è nient’altro che la percezione di come la forma e l’identità sessuale umana siano fragili e provvisorie, esposte a tutte le possibili deformazioni, mutazioni, mostruosità. Che la colpa sia dei Grandi Anziani, abitatori della Terra prima dell’uomo, giunti dagli spazi e sopravvissuti fino a oggi negli abissi (o nel nostro DNA), come sosteneva Lovecraft con l’invenzione della “Saggezza stellare” e del “ciclo di Cthulhu”; o che in questo esprime l’ansia per le molto concrete mutazioni dell’organismo sociale, è in fondo indifferente. Rimane il fatto che in questi racconti del tutto contemporanei, tra le atmosfere heavy rock, i ‘pastiches’ a sfondo sessuale, le suggestioni perfino scientifiche, Internet e i richiami a Borges o Poe, circola un brivido, un presentimento comune: la Bestia è di nuovo in cammino, e sta per essere celebrato il suo Avvento. E allora, benvenuti gli esorcisti della “Saggezza stellare”.”Saggezza stellare” comprende racconti originali di William S. Burroughs, Ramsey Campbell, Alan Moore, D. M. Mitchell, Grant Morrison, Adèle Olivia Gladwell, Michael Gira, Peter Smith, James G. Ballard, D. F. Lewis, Robert M. Price, Don Webb, David Conway. Premessa all’edizione italiana di Daniele Brolli, introduzione di Ramsey Campbell.