Giulio Einaudi editore

Mr Bridge

Connell riesce a fare come pochi altri quello che dovrebbe sempre fare la letteratura: mostrarci il lato dolente e drammatico di ogni vita.

«Uno dei piú grandi romanzi sul matrimonio mai scritti».
«The Telegraph»

2018
Supercoralli
pp. 296
€ 19,50
ISBN 9788806234188
Traduzione di

Il libro

Walter Bridge è un avvocato ambizioso, che sente di dover dare sempre qualcosa in piú alla sua famiglia: gioielli, vestiti, elettrodomestici, rispettabilità. E per farlo sa di dover soprattutto pensare a lavorare, perché funziona cosí in America. Ma non si rende conto in questo modo di creare una voragine dentro di sé, che lo separa giorno dopo giorno proprio dalle persone a cui vorrebbe fare del bene. Dopo aver raccontato con amara tenerezza Mrs Bridge, Evan S. Connell ci mostra l’altro lato della storia. E scopriamo che accanto a quella donna ferita c’è un uomo apparentemente crudele ma, nel suo cuore, tormentato dalle stesse paure.

Walter G. Bridge ama la moglie – è, insieme alla segretaria e alla domestica che a cena gli allieta il palato, la donna piú importante della sua vita… – ma in fondo, non essendo un poeta, non è tenuto a dirglielo. E poi mancano anche le occasioni: lo studio legale lo assorbe completamente. Per fortuna, in casa, la divisione dei ruoli è chiara: a lui il sostentamento, alla moglie l’educazione della prole. Se ci sono da prendere decisioni difficili, però, è pronto a intervenire pronunciandosi con l’autorità e l’eloquenza che gli appartengono. Se necessario, può anche citare Lincoln. È bene infatti che i figli imparino l’importanza delle regole fin da piccoli, perché il lassismo sfocia nel caos sociale. Di fronte a certe intromissioni statalistiche, dice lui, è giusto rivendicare la propria libertà. Saranno pure i tempi del Proibizionismo, ma al suo drink al rientro da una giornata di lavoro Mr Bridge non intende affatto rinunciare. Chi demonizza gli alcolici è un parruccone. Deve capirlo anche la figlia, che con il suo silenzio sembra rimproverargli l’incoerenza: non vorrà mica condannare la madre perché, ogni tanto, si concede un bicchierino di sherry? E cosí, a forza di saggi insegnamenti, i figli crescono e lasciano casa, mentre le stanze si riempiono di argenteria. La routine dei coniugi è spezzata solo da un viaggio in Europa in programma da tempo. Il caso vuole che, proprio mentre sono in Italia, Hitler invada la Polonia. È una coincidenza sfortunata, ma pazienza: tanto di musei Mr Bridge aveva già piene le tasche. Pubblicato nel 1969, Mr Bridge è un mosaico di scene di vita quotidiana disposte in ordine cronologico ma fondamentalmente slegate. Tocca al lettore mettere insieme i pezzi del contraddittorio comportamento del protagonista – le assenze e l’amore per i figli, i gesti altruistici e i pregiudizi verso ebrei e persone di colore, l’attaccamento alla tradizione e la sovversiva insofferenza nei confronti del pastore Foster e della religione in generale – e ricostruirne la mentalità e il carattere sullo sfondo della Kansas City borghese del periodo tra le due guerre mondiali.

«Grazie alla straordinaria sensibilità e cura per il dettaglio di Connell, un uomo che di norma liquideremmo come noioso diventa una deliziosa tragedia in miniatura».
Lionel Shriver

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