Giulio Einaudi editore

Diario di una casalinga disperata

Copertina del libro Diario di una casalinga disperata di Sue Kaufman
Diario di una casalinga disperata
Mondadori Store Amazon IBS La Feltrinelli Librerie.Coop

Angosciate, infelici, pazze, disperate: quarant'anni dopo la prima edizione, la voce femminile di questo romanzo rimane sorprendentemente autentica e ben piú profonda, feroce e politicamente aggressiva delle casalinghe disperate di oggi. Diventato bestseller planetario questo Diario è l'espressione piú intensa della nevrosi femminile e un'icona del malessere di un'intera generazione di donne.

2007
Stile Libero
pp. 354
€ 12,00
ISBN 9788806183486
Traduzione di
Postfazione a cura di

Il libro

Quante erano le mogli che cercavano di assomigliare a quelle fotografie dei rotocalchi con la donna di casa americana che bacia il marito davanti alla finestra panoramica, scarica una nidiata di figli davanti alla scuola e sorride passando la lucidatrice nuova sull’immacolato pavimento della cucina? Milioni, sicuramente, ma ben poche erano le donne che in quel modello potevano riconoscersi. Prima di tutte la Bettina Balser di questo romanzo, che per non consegnarsi totalmente alla follia ricorre a un mix di alcol, antidepressivi e sesso extraconiugale.
Oltre a imporsi come bestseller, Diario di una casalinga disperata si dimostrò un fenomeno di costume di lunga durata: l’espressione mad housewife (che in inglese significa sia «pazza» sia «arrabbiata» e che oggi potremmo tradurre con «disperata») divenne infatti tanto consueta che passò a indicare un intero sottogenere romanzesco, le mad housewife novels.
E le sorelle di Tina Balser negli anni a venire avrebbero poi riconosciuto e ascoltato nelle poesie, e nelle vite, di poetesse come Sylvia Plath e Anne Sexton la sinfonia feroce della loro stessa depressione.