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12 dicembre 2024
Melania G. Mazzucco
Torino - L'autrice presenta il suo nuovo libro Silenzio, alle ore 18.30 presso la Scuola Holden (piazza Borgo Dora, 49). In dialogo con Antonella Lattanzi e Stefano Boni, in collaborazione con Fondazione Circolo dei lettori. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria su https://scuolaholden.it/mazzucco/.
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17 dicembre 2024
Melania G. Mazzucco
Bologna - L'autrice presenta il suo nuovo libro Silenzio, alle ore 18 presso il Cinema Modernissimo (piazza Re Enzo, 3). In dialogo con Marco Antonio Bazzocchi.
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17 dicembre 2024
Melania G. Mazzucco
Bologna - Nell'ambito della rassegna La voce dei libri, l'autrice presenta il suo nuovo libro Silenzio, alle ore 18 presso il Cinema Modernissimo (piazza Re Enzo, 3). In dialogo con Marco Antonio Bazzocchi.
Silenzio
Dopo L'architettrice, Melania Mazzucco torna a raccontare un intero mondo nel destino di una donna.
«Nessuno sa chi sia. Ma è unica, strana, diversa da tutte. Non la dimenticheranno».
Straniera e misteriosa, la protagonista di questa storia arriva in Italia nel 1914. Nulla di ciò che racconta è vero, perché è allo stesso tempo in fuga e alla ricerca di sé. Non sa ancora esattamente cosa vuole, ma può essere tutto: scrittrice, pittrice, musicista. Diventerà invece attrice cinematografica, e col nome di Diana Karenne sarà una delle dive degli anni d'oro del cinema muto italiano: la regina del silenzio. Melania Mazzucco ha inseguito l'ombra di Diana Karenne e le sue mille identità negli archivi, nelle biblioteche e nelle cineteche di tutta Europa, e in questo romanzo l'ha raccontata con passione, divertimento, dolore e rispetto. Perché la letteratura è il contrario del silenzio.
Il libro
Nelle sue molte vite, Diana Karenne è stata qualsiasi cosa: straniera misteriosa, femme fatale, zingara, cantante, imprenditrice cinematografica, spia, suora strappata al convento, santa, contessa, regina, zarina. Prima che il tempo ne cancellasse ogni ricordo, fra il 1916 e il 1919 è stata soprattutto la piú affascinante diva del cinema muto italiano. Ma non solo. Scrive lei stessa i soggetti dei suoi film, inizia a dirigerli, diventando una delle prime registe cinematografiche della storia, e da un certo punto in poi li produce come imprenditrice. Irrequieta e sfuggente, Diana si destreggia fra aristocratici, diplomatici, produttori dalla fama di banditi, attori a caccia di conquiste, sempre inseguita dal sospetto di essere una spia. Si sposta da Roma a Torino, da Milano a Napoli e Genova. È ammirata dalle spettatrici, che vedono in lei un modello di libertà e indipendenza, e temuta dagli uomini per l’imprevedibilità e gli amori tempestosi. Nulla rivela del suo passato, in nessun luogo mette radici. Crede per prima alle bugie che racconta, fino a creare una realtà alternativa, e una donna nuova: Diana Karenne, appunto. Nel dopoguerra però l’industria del cinema italiano entra in crisi, e nel 1921 Diana si trasferisce a Parigi e poi a Berlino. Lí ci sono gli esuli dalla Russia bolscevica, e la sua origine la costringe a fare i conti con la sua identità. A differenza delle altre stelle del cinema muto, non è tanto il passaggio al sonoro a chiudere la sua carriera di attrice, quanto l’irresistibile desiderio di scomparire, di diventare ancora un’altra donna: la musa mistica e la compagna di un poeta russo a cui sacrificare la sua arte. Sembrava destinata all’oblio, Diana Karenne, ma in questo romanzo, nato come i suoi successi piú memorabili da un’indagine avvincente e lunga anni, Melania Mazzucco ce la restituisce in tutta la sua vitale contemporaneità.