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La cura del gorilla
Il Gorilla è tornato, e sono guai. Soprattutto per lui, unico detective schizofrenico al mondo, nonché ex leoncavallino ufficialmente stanco di guerra. Un romanzo dal ritmo scatenato dove comicità sulfurea e stralunata malinconia si intrecciano in ogni pagina.
Il libro
Sempre in piedi come un Bruce Willis della Bassa lombarda, Sandrone Dazieri detto Gorilla si ritrova, per pura cavalleria e pura cocciutaggine, a dare e prendere botte da orbi in una vorticosa girandola di albanesi trucidati, balordi omicidi, fantastici fantaeditori un po’ pellari minacciati di morte, maliarde dark ladies dell’Est, post-autonomi torinesi in piena azione e monsignori caritatevoli. Per sopravvivere nella iperrealtà del nuovo secolo, in cui tutte le cose si mescolano, e per riuscire a venire a capo delle due diverse indagini in cui si è incautamente cacciato, Sandrone dovrà ricorrere a tutte le risorse delle due personalità che (bellicosamente, capricciosamente) albergano in lui: l’impulsivo vitalista sentimentale e l’Altro, il Socio, lucidissimo ed elegante stratega (e ancor piú figlio di puttana). L’ultimo, smagliante tipo di Cavaliere di ventura, con molte macchie e tanta paura.
«La figura che resta nella memoria è proprio lui, Sandrone. Duro e malinconico, scafato e smagato, solitario e sentimentale».
Irene Bignardi, «la Repubblica»