Giulio Einaudi editore

Un paese di montagna, un'antica villa con troppe stanze, l'ultimo erede di un casato ormai estinto, lo scontro al calor bianco tra due uomini che non sembrano avere nulla in comune... Quanto siamo fedeli all'idea di noi stessi che abbiamo ricevuto in sorte?

2023
ET Scrittori
pp. 464
€ 15,00
ISBN 9788806259914

Il libro

L’ultimo erede di una dinastia decaduta, i Cimamonte, si è ritirato a vivere nella villa da sempre appartenuta alla sua famiglia. La tenuta giganteggia su Vallorgàna, un piccolo e isolato paese di montagna. L’ultimo dei Cimamonte è un giovane uomo solitario che in paese chiamano scherzosamente «il Duca». Sospeso tra l’incredibile potere del luogo, il carico dei lavori manuali e le vecchie carte di famiglia si ritrova via via in una quiete paradossale, dorata, fuori dal tempo. Finché un giorno bussa alla sua porta Nelso, appena sceso dalla montagna. È lui a portargli la notizia: nei boschi della Val Fonda gli stanno rubando seicento quintali di legname. Inaspettatamente, risvegliato dalla smania del possesso, il sangue dei Cimamonte prende a ribollire. Un romanzo classico eppure nuovissimo, epico e politico, torrenziale e filosofico, che ci interroga a ogni riga sulla libertà delle scelte e la forza irresistibile del passato.

«Ti prende, questa strana lingua, come il bosco che ti cresce intorno e non te ne accorgi».
Paolo Cognetti

«Il Duca è pervaso da una forza nera».
Marco Missiroli

«Matteo Melchiorre è un geografo che calca la mappa con gli scarponi, uno storico che lavora sulle fonti con tutto il corpo, un medium che evoca i fantasmi e li raduna a convegno».
Wu Ming

Approfondimento

Matteo Melchiorre «Il Duca»

«Il modo giusto per liberarsi del passato non è dimenticarlo, ma conoscerlo»
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