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Dannati e leggeri
Il libro
Mirò è una donna bellissima e malinconica. La storia della sua famiglia attraversa tutto il Novecento e tutti gli angoli del Mediterraneo, in una vertigine genealogica. Xenia è la tata di Mirò, la donna che tutto ha guardato e mai giudicato. La donna che tutto ha raccolto, anche perché dietro la sua voce si nascondono molte voci. Nel suo doppio narrare si affacciano isole di mandorli e viti, case che sanno di cucina, di spezie e gelsomini, di esistenze interrotte. E infiniti personaggi, come Colette, la bisnonna di Mirò, che ha chiuso i suoi giorni in un monastero greco, o come il nonno Selim, grande giocatore di tabli e magnifico collezionista di donne.
Questo di Crepet è un romanzo in cui si raccontano città, stoffe, magie, profumi, amori e odî interminabili, enormi ricchezze e capacità di sciuparle, uomini meschini e sognatori, donne smemorate e bellissime. Una metafora lunga un secolo dove la Storia è piú piccola delle persone che la attraversano. Persone legate dal sangue e da vincoli oscuri: condannate nel tempo a destini simili e capaci di affrontarli con una leggerezza arcana.