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Bambini, ragni e altri predatori
«È come se attorno al fuoco delle veglie notturne
dei contadini di una volta, a raccontare storie
di paura e di forti emozioni, ci fosse stato un narratore
esperto di tecniche di suspense e mistero.
Uno cosí, in America, si chiama Stephen King. Da
noi, in Italia, è Eraldo Baldini».
Carlo Lucarelli
Il libro
Per trovare creature maligne o mostri sanguinari è sufficiente spostarsi nella Pianura Padana. Tra paludi piene di segreti, nebbie invernali, boschi minacciosi o spiagge rinomate si annida un demone oscuro, pronto a emergere in forma di orrore ogni volta che si apre una crepa nel tessuto scintillante: come per esempio accade con i giorni delle feste, o con l’infanzia, che può apparire naturalmente «mostruosa». O con gli animali, cosí irriducibili a noi. Ecco perché una bambina con gli occhi persi nel vuoto, un ragno enorme, dei pescatori in cerca di una misteriosa preda, una qualsiasi altra creatura, possono ergersi di fronte a noi come terribili predatori. Non sempre innocenti. Combinando fantasia e inquietudine a volontà, i racconti di Baldini sono una calamita che attirano e non mollano fino all’ultima pagina.