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Organismo e libertà
Un saggio che riconcilia materia e spirito, mondo organico e mondo psichico: in pagine che, apparse per la prima volta nel 1973, non hanno perso nulla della loro validità, la riflessione di Hans Jonas riconosce all'uomo l'unità della sua vita e la complementarità al resto del mondo.
Il libro
Hans Jonas, le cui pubblicazioni nell’ambito dell’antropologia filosofica hanno offerto per decenni impulsi fondamentali alla riflessione e alla discussione internazionali, sviluppa in Organismo e libertà vita una comprensione del mondo organico che tenta di superare la cesura fra Materiale e Spirituale, diventata determinante per la filosofia e le scienze naturali a partire da Cartesio. Il mondo organico prefigura lo spirito fin dalle sue forme piú elementari, cosí come lo spirito resta parte del mondo organico anche nelle sue manifestazioni piú alte: questa è la conclusione cui pervengono analisi critica, descrizione e speculazione filosofica. Le grandi contraddizioni che l’uomo scopre in se stesso – libertà e necessità, autonomia e dipendenza, io e mondo, relazione e isolamento, vitalità creativa e mortalità – sono presenti in nuce già nelle forme piú elementari della vita, pericolosamente in bilico fra l’Essere e il Non-essere, ma anche portatrici di un intimo orizzonte di « trascendenza ». La vita, intesa nella costante alternanza fra termini contrastanti in tutti i suoi livelli di complessità, fornisce dunque all’uomo un nuovo strumento per comprendere anche se stesso, abbandonando definitivamente l’idea di una cesura metafisica fra se e il resto degli organismi.