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Le macchine del linguaggio
Lungi dallo sposare facili entusiasmi o agitare apocalittiche paure, l'autore ci invita a un uso consapevole, critico e culturalmente maturo dell'intelligenza artificiale. Ricordandoci che il vero rischio insito nella loro esistenza non è quello di venire sostituiti dalle macchine, ma di farne un uso passivo, rinunciando a comprendere quale potere trasformativo racchiudano per la nostra vita intellettuale.
Il libro
Si scrive molto oggi di intelligenza artificiale, affrontando soprattutto le domande che riguardano l’impatto delle tecnologie sulle nostre vite e sulla nostra società. Quello che in genere manca in tante riflessioni pur interessanti è il dettaglio. Se ignoriamo cos’è una rete neurale e con quali operazioni di trasformazione dell’informazione essa produce i propri risultati, rischiamo di saltare un passaggio fondamentale della comprensione, ricavando un’idea solo impressionistica del funzionamento di queste macchine cosí peculiari. E allora: in che modo imparano le macchine? E, soprattutto, cosa possiamo imparare noi, osservando il loro comportamento? Questo libro esplora la relazione sempre piú stretta tra intelligenza artificiale e linguaggio umano, fornendo, senza concedere sconti al lettore ma adottando uno stile sempre accessibile, tutte le informazioni necessarie a comprendere davvero come funziona, e quindi in cosa consiste, l’IA generativa. Attraverso esempi concreti e riflessioni che nascono anche da spunti letterari e temi filosofici, Alfio Ferrara ci mostra i molti modi in cui le macchine del linguaggio non sono solo specchi piú o meno deformanti della nostra cultura e dei nostri modi di essere, bensí strumenti per ripensarli.